Xiaomi dice addio al tasto con impronte digitali dallo smartphone

Entra nel nuovo canale WhatsApp di NextMe.it
Impronta digitale smartphone

Nell’era tecnologica in cui viviamo, l’innovazione nel settore degli smartphone non si ferma mai. Le aziende leader stanno continuamente esplorando nuove frontiere per migliorare non solo le prestazioni, ma anche la sicurezza e la privacy dei loro dispositivi. In questo contesto dinamico, Xiaomi emerge come uno dei protagonisti principali, guidando il cambiamento con soluzioni all’avanguardia.

Il gigante tecnologico cinese è pronto a introdurre una nuova era nel riconoscimento biometrico, superando i tradizionali limiti e offrendo ai consumatori un’esperienza utente più sicura, efficiente e senza precedenti. L’azienda si appresta a compiere un passo significativo, eliminando il tradizionale tasto fisico per le impronte digitali e introducendo una soluzione innovativa che promette di essere rivoluzionaria.

Novità sui modelli 14 Ultra

Nell’ambito degli smartphone, Xiaomi si prepara a lanciare sul mercato i suoi nuovi modelli “14 Ultra”, che si preannunciano come una vera e propria svolta tecnologica. Questi dispositivi di punta includeranno una serie di novità, tra le quali spicca un sistema biometrico di riconoscimento completamente inedito. Questa innovazione consentirà di superare l’utilizzo del tasto fisico per le impronte digitali, aprendo la strada a nuove forme di autenticazione.

Secondo quanto riportato da Digital Chat Station, Xiaomi sta testando l’uso di scanner di impronte ad ultrasuoni, una tecnologia all’avanguardia che potrebbe essere adottata in tutti i futuri dispositivi lanciati sul mercato, a partire proprio dai modelli “14 Ultra”. Questa tecnologia avanzata dovrebbe risolvere il problema delle dita bagnate o umide, che attualmente ostacolano il riconoscimento con gli scanner ottici disponibili.

Nonostante queste informazioni siano al momento soltanto indiscrezioni, è certo che il lancio del “14 Ultra” di Xiaomi è previsto in Cina a partire da aprile 2024, con tempi di attesa ridotti anche per l’Europa, come evidenziato dalla certificazione CEE. Rimane da vedere se la prima metà del prossimo anno sarà il periodo in cui potremo iniziare a sperimentare queste nuove tecnologie nel settore degli smartphone.