Ti sei mai chiesto se ci possa essere vita su altri pianeti? Un gruppo di scienziati americani ha fatto una scoperta sorprendente che potrebbe avvicinarci alla risposta. Un recente studio pubblicato su Planetary Science Journal dai ricercatori del Planetary Science Institute in Arizona suggerisce la possibilità di ghiacciai salini ricchi di sostanze volatili su Mercurio, creando condizioni favorevoli alla vita, simili a quelle riscontrate in alcune estreme ambientazioni terrestri abitate da microrganismi.
Secondo uno degli autori dello studio, Bryan Travis, questi ghiacciai su Mercurio si differenziano da quelli terrestri perché hanno origine da strati di volatili sepolti in profondità ed esposti dagli impatti di asteroidi. I modelli proposti suggeriscono che il flusso salino ha verosimilmente contribuito alla formazione di tali ghiacciai, i quali hanno trattenuto sostanze volatili per oltre un miliardo di anni.
Habitat unici
Il primo autore dello studio, Alexis Rodriguez, aggiunge che specifici composti salini sulla Terra sono capaci di creare nicchie abitabili anche in ambienti estremi, come il deserto arido di Atacama in Cile. Questa prospettiva porta a considerare la possibilità che Mercurio possa ospitare aree sotto la sua superficie potenzialmente più accoglienti. Queste zone potrebbero fungere da habitat dipendenti dalla profondità, analoghi alle regioni circostanti a stelle in cui la presenza di acqua liquida potrebbe favorire la vita come la conosciamo. Questa scoperta rivoluzionaria arricchisce la nostra comprensione dei parametri ambientali che possono supportare la vita.
Lo studio su Mercurio, il pianeta più piccolo e interno del Sistema Solare, si basa su ricerche precedenti che hanno dimostrato la presenza di ghiacciai di azoto su Plutone, il pianeta più distante dal Sole. Ciò suggerisce che ambienti ghiacciati contenenti sostanze volatili potrebbero essere diffusi in vari pianeti, dalle regioni più calde e interne del Sistema Solare ai suoi gelidi confini esterni.