Un esteso buco coronale situato nell’emisfero settentrionale del Sole è attualmente rivolto verso la Terra. Questo evento potrebbe avere conseguenze significative, in quanto è previsto un aumento del vento solare che potrebbe raggiungere il nostro pianeta entro circa tre giorni.
I buchi coronali sono regioni della corona solare caratterizzate da temperature più basse e densità minore rispetto alle aree circostanti, e presentano campi magnetici aperti che permettono al vento solare di fuoriuscire facilmente nello spazio.
Cosa sono i buchi coronali e perché sono importanti
I buchi coronali si manifestano come aree scure nelle immagini solari in ultravioletto estremo e raggi X soffici. Queste regioni sono fonte di flussi di vento solare ad alta velocità, noti come high speed streams (HSS). I buchi coronali possono svilupparsi in qualsiasi momento e posizione sulla superficie solare, ma sono più comuni e persistenti durante i periodi di minimo solare.
Il vento solare proveniente da questi buchi può interagire con la magnetosfera terrestre, causando tempeste geomagnetiche. Queste tempeste possono influenzare le comunicazioni satellitari, le reti elettriche e produrre spettacolari aurore boreali visibili a latitudini più basse del solito.
Previsioni e impatti potenziali del vento solare
Gli esperti prevedono che il vento solare proveniente da questo buco coronale potrebbe raggiungere la Terra entro tre giorni. Gli impatti potenziali includono un aumento dell’attività aurorale, con aurore visibili a latitudini più basse del solito.
Inoltre, esiste la possibilità di disturbi nelle comunicazioni radio ad alta frequenza e piccoli problemi alle reti elettriche. Tuttavia, gli effetti esatti dipenderanno dall’intensità del vento solare e dalla sua interazione con il campo magnetico terrestre.
Brillamento di classe X
Il Sole ha continuato a manifestare una notevole attività, con l’ultima eruzione solare registrata il 16 luglio 2024 alle 15:26 ora italiana dal Solar Dynamics Observatory della NASA. Questo fenomeno, classificato come brillamento solare di classe X, ha provocato un blackout delle comunicazioni radio in diverse aree del pianeta, tra cui l’Atlantico, gran parte dell’Africa, dell’Europa (inclusa l’Italia) e alcune zone delle Americhe.
L’eruzione è stata generata dalla macchia solare denominata AR3738, situata vicino al bordo occidentale del Sole. Questa macchia solare, in procinto di ruotare fuori dalla nostra vista, ha scatenato l’evento potente prima della sua “uscita di scena”. I brillamenti solari sono esplosioni di radiazioni elettromagnetiche che si verificano quando l’energia magnetica accumulata nell’atmosfera solare viene rilasciata. I brillamenti di classe X, i più potenti, sono ulteriormente suddivisi in base alla loro forza relativa, spesso superando il valore 10.