Anche se per adesso sono ancora un prototipo, le auto che si guidano da sole, come le google-car, stanno scatenando un dibattito molto acceso tra le forze dell'ordine americane. Il quotidiano inglese Guardian ha ottenuto un report riservato dell’Fbi in cui vengono analizzati i potenziali rischi per la sicurezza e l'ordine pubblico.

Secondo il rapporto: “L’autonomia di questi veicoli renderà la mobilità più efficiente, ma aprirà anche nuovi scenari in cui l’auto potrà diventare un'arma potenzialmente ancora più letale di quanto è oggi”.

L'FBI ipotizza che con queste vetture i criminali potranno, ad esempio, essere facilitati durante gli inseguimenti: non dovendo guidare potrebbero avere le mani libere per sparare alle pattuglie dietro di loro.

Tra gli scenari più temuti c'è quello terroristico: questi veicoli potrebbero essere riempiti di esplosivo e trasformati in auto-bombe telecomandate verso obiettivi sensibili.

Ma nel rapporto l'Agenzia Federale sottolinea anche i vantaggi offerti da questa nuova tecnologia: queste vetture potranno migliorare le manovre difficili che di solito ritardano l'intervento dei mezzi di soccorso, riducendo inoltre l'elevato numero di incidenti in cui sono coinvolti e che oggi uccidono negli USA circa 80 persone l'anno.

Anche gli inseguimenti potranno essere più efficaci, per le auto in fuga sarà impossibile sfuggire una volta agganciate dai sensori. Inoltre, grazie agli algoritmi usati per la guida autonoma, sarà possibile impostare una distanza prestabilita che permetterà di rimanere inosservati durante un avvicinamento. Anche se, i prototipi attualmente in fase di test, non superano i 40 Km orari.

Arturo Carlino

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