
Ricorre oggi il 25esimo anniversario del disastro del Challenger, la navicella della Nasa esplosa dopo meno di due minuti dal lancio; e riccorreva ieri, invece, la commemorazione della tragedia che coinvolse l'Apollo 1 nel lontano 1967, nella quale persero la vita tre astronauti: il pilota comandante Virgil I. Grissom, il pilota maggiore Edward H. White e il pilota Roger B. Chaffee. E la domanda che non possiamo fare a meno di porci è: quanto sono sicuri i voli nello spazio?
Venerdì 28 gennaio ricorre il 25esimo anniversario del disastro dello Space Shuttle Challenger, avvenuto nel 1986. Solo 73 secondi di volo, e a causa di un guasto ad una guarnizione, la famigerata O-ring, 7 astronauti persero la vita. In diretta tv.

Con quali soldi non si sa, ma la Nasa ha dato l'ok al lancio di un nuovo space shuttle. La data di partenza è già stata fissata e potrebbe essere il prossimo 28 giugno, quando la navicella Atlantis, con a bordo quattro astronauti (Christopher Ferguson, Douglas Hurley, Sandra Magnus e Rex Walheim) spiccherà il volo verso la Stazione Spaziale Internazionale.

Dopo l'ultimo stop che ha rinviato per l'ennesima volta la missione STS-133 che prevedeva il lancio dello Space Shuttle Discovery, pare che la Nasa abbia fissato nuovamente la nuova data di partenza dell'ultimo viaggio della navicella, prima di mandarla definitivamente in pensione.

È nota come 'l’anomalia di Pioneer'. Si tratta della misteriosa deviazione nella prestabilita traiettoria che avrebbero dovuto seguire le due sonde Pioneer 10 e Pioneer 11, lanciate nei primi anni ’70 dalla Nasa verso gli estremi confini del sistema solare.

Mai persi i contatti con la navicella Soyuz che viaggia in direzione della Stazione Spaziale Internazionale. "L'equipaggio non è mai stato in pericolo. La comunicazione si era interrotta solo con le stazioni a terra russe", a causa della rottura di un cavo, mentre non era mai saltato con il centro di Houston.

La Soyuz è partita puntuale, dalla base di lancio di Baikonur, nel Kazakhstan, alle 20:03 di ieri, come previsto. Meta: Stazione Spaziale Internazionale (Iss). E a bordo Paolo Nespoli, astronauta dell'Esa, l'americana Cathrine Coleman e il russo Dmitri Kondraryev, che resteranno in orbita per sei mesi. Un tempo record nel caso italiano: è la prima volta, infatti, che un astronauta del nostro paese resta per un periodo tanto lungo nello spazio.

Oltre il sole, oltre i confini del sistema solare, laggiù, dove finora nessun altra navicella si è mai spinta. A superare le colonne d'Ercole del cielo sarà la sonda Voyager 1 della Nasa, che da 33 anni è in orbita, esattamente dal 5 settembre 1977.