Vele spaziali: Breakthrough Starshot raggiungerà Alpha Centauri in 20 anni. Il progetto mira a mettere un piede virtuale su una stella molto simile al Sole, che dista 4,3 anni luce, ovvero 40 miliardi di chilometri circa, e che soprattutto ospita nel suo sistema un pianeta che sembra simile alla Terra. Il fisico Stephen Hawking e il magnate russo Yuri Miller hanno scommesso 100 milioni di dollari.
Fantascienza? No: il finanziatore ha presentato la possibilità di costruire delle “nano sonde” in grado di viaggiare al 20 per cento della velocità della luce, grazie a un sistema laser, in un modo però un po' diverso dalla tecnologia che mira a farci arrivare su Marte in 30 minuti. Qui infatti l'astronave sarebbe spinta con una propulsione convenzionale a cui seguirebbe il laser, in grado di spingere la sonda costruita con delle vere e proprie vele, le quali, invece di usare il vento, sfruttano la luce.
E se 20 anni sembrano ancora tantissimi, basti ricordare che con i sistemi propulsivi di oggi i nostri mezzi potrebbero arrivare su Alpha Centauri in 30 mila anni, tempo decisamente incompatibile con la vita umana. Se il progetto di Hawking e Muller dovesse avere seguito, invece, un essere umano di oggi potrebbe vedere una navicella partire dalla Terra e approdare sulla stella. Oggi fantascienza, forse domani realtà.
Certo una tecnologia possibile, ma ancora da perfezionare. Muller però è fiducioso che una generazione di scienziati sarà sufficiente a raggiungere presto dei risultati concreti. D’altronde siamo approdati con i nostri piedi sulla Luna, ormai spediamo sonde in tutto il Sistema Solare e con Voyager 1 siamo andati virtualmente nello spazio interstellare. Non sembra mancare poi così tanto.
Il progetto, presentato al One World Observatory di New York, sarà guidato da Pete Worden, ex direttore del NASA Ames Research Center, e seguito da un comitato di scienziati e ingegneri di fama mondiale.
Roberta De Carolis
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