ExoMars: 14 marzo, 22.29 ora italiana, segnale acquisito. La missione su Marte è confermata. L’Esa annuncia il successo del lancio, avvenuto alle 10:31 ora italiana dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakhistan. L’Europa, con un significativo contributo italiano, realizzerà dunque il sogno di raggiungere il Pianeta Rosso.
Dopo 12 ore di attesa possiamo dire che la missione su Marte esiste, e, se non ci saranno imprevisti, atterrerà sul Pianeta Rosso il prossimo 19 ottobre, iniziando poi ad effettuare le ricerche che dovranno dimostrare in prima battuta quali gas sono presenti sul pianeta e in che percentuale, e in una fase successiva, a partire dal 2018, se esistono tracce di vita.
Dalle 10.31 alle 22:29 diversi erano stati i segnali positivi: alle 10:43 erano arrivate le conferme delle separazioni degli stadi come previsto, e dalle 10:48 in poi, agli orari stabiliti, erano stati annunciate tutte le accensioni, in tutto 5, degli stadi del velivolo.
Ad ogni segnale di conferma la speranza di un successo si era fatta sempre più concreta. Alle 21.15, poi, l’Esa aveva confermato la separazione del modulo orbitante, il TGO, dallo stadio superiore. Ormai mancava poco più di un’ora, ma qualcosa sarebbe potuto andare storto comunque. Così non è stato: alle 22:29 arriva infatti l’annuncio tanto sperato: “We have mission to Mars!”.
Il programma ExoMars è frutto di una cooperazione internazionale tra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Russa (Roscosmos), fortemente sostenuto anche dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il Programma è sviluppato da un consorzio Europeo guidato da Thales Alenia Space Italia che coinvolge circa 134 aziende spaziali dei Paesi partner dell’ESA.
Non resta ora che seguire il viaggio del velivolo, e attendere l’emozione dell’atterraggio.
Roberta De Carolis
Foto: Esa
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