L'Europa vola su Marte con bordo un pezzo di Italia. Martedì la navicella si staccherà dal suolo, dalla base di Baikonur, in Kazakhstan, per raggiungere il pianeta rosso.
Un traguardo storico per l'Europa e per il nostro paese, presente con la tecnologia Made in Italy dell'Asi e del gruppo Finmeccanica. ExoMars nasce da un'intesa tra l'ESA e l'agenzia spaziale russa Roscosmos.
Il lancio è previsto per lunedì 14 marzo alle 9:31 GMT (10:31 ora italiana) e la prima acquisizione del segnale è attesa per le 21:29 GMT (22:29 in Italia).
Qual è l'obiettivo di Exomars? Tramite il Trace Gas Orbiter (TGO) e un modulo di ingresso, discesa e atterraggio noto come Schiaparelli, si farà un inventario dettagliato dei gas atmosferici presenti su Marte con particolare attenzione ai quelli rari come il metano.
La missione Exomars è suddivisa in due fasi. Durante la prima il satellite Tgo raggiungeranno l'atmosfera marziana grazie al modulo Schiapparelli, dedicato al celebre astronomo italiano. TGO permetterà di stabilire se il metano provenga da una fonte geologica o biologica ma non solo. Si occuperà infatti anche della ricerca di ghiaccio d'acqua sulla superficie del pianeta. Schiaparelli testerà inoltre le tecnologie chiave in vista delle future missioni dell'Esa su Marte. L'orbiter fungerà anche da satellite per le comunicazioni delle missioni presenti e future verso il pianeta rosso.
La seconda fase della missione avrà luogo nel 2018 quando verrà inviato su Marte un rover dotato di uno speciale trapano che perforerà la superficie del pianeta fino a raggiungere i due metri di profondità, a caccia di tracce di vita.
Nei giorni scorsi, a Piazza del Popolo a Roma è stata realizzata un'installazione dedicata alla missione e al ruolo del nostro paese nell’esplorazione del pianeta rosso: un mega schermo di due metri per cinque mostrerà in diretta il lancio e per un mese trasmetterà una simulazione del suolo marziano con il lander Schiaparelli, il modulo di discesa a leadership italiana contenente la stazione meteo Dreams e altri strumenti.
“È oggi un giorno di festa per il settore aerospaziale e per la ricerca di base” ha detto il ministro Giannini. “La ricerca spaziale è la scienza blue sky, orientata ad andare oltre le frontiere ultime, come Marte, ed è la base reale del progresso. Mi piace sottolineare che tre ricercatori di questo team sono donne. E quindi dedichiamo alle nostre ragazze, ed a tutte le giovani donne italiane che vogliono studiare e lavorare nel campo scientifico questa missione spaziale”.
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Francesca Mancuso
Foto: Esa
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