Eni alla conquista di Marte con la missione spaziale ExoMars

La missione ExoMars alla scoperta di Marte con l'aiuto di eni

La missione ExoMars alla scoperta di Marte con l'aiuto di Eni

Su Marte alla scoperta di tracce di vita passata. È questo l'obiettivo della missione spaziale ExoMars. Un'iniziativa a quattro mani, portata avanti dalla Russia e dall'Europa con Roscosmos ed Esa. Anche Eni collabora alla realizzazione dell'impresa con il suo network di ricerca e sviluppo e con la controllata Tecnomare, protagonista anche della Missione Rosetta.

L'obiettivo? La realizzazione della tecnologia che permetterà drilling e carotaggio per il prelievo di campioni del suolo marziano alla profondità di 2 metri da destinare alle analisi biologiche. Questo sistema farà parte del rover della missione spaziale.

Exomars sarà ufficialmente avviata nel 2016, quando si prevede l'invio di un orbiter e di un dimostratore tecnologico di ingresso e discesa. Secondo round nel 2018 quando un lander russo porterà sulla superficie del pianeta rosso il rover dell'ESA. La missione fa parte del Programma Aurora e combina lo sviluppo tecnologico con ricerche di grande interesse scientifico.

La tecnologia di Eni

Operare in un campo particolare come quello delle missioni spaziali permette a Eni di acquisire alcuni vantaggi competitivi grazie al trasferimento di know how nell'ambito dei controlli da remoto, alte temperature, operazioni in masse e spazi ridotti, sistemi ad alta affidabilità.

eni alla conquista di Marte con la missione spaziale ExoMars

In particolare, i concetti e le metodologie del software di telecontrollo robotico dei bracci manipolatori spaziali sono alla base dell'ingegnerizzazione del software di controllo dei veicoli autonomi sviluppati internamente da Eni, il Clean-Sea.