Un lago su Marte? Un'ipotesi più volte avanzata. Il pianeta rosso potrebbe aver avuto in passato bacini d'acqua. Le nuove analisi condotte dal rover Curiosity hanno mostrato una particolare conca, tipica del “pavimento” di un antico lago.
Miliardi di anni fa, un lago avrebbe potuto riempite il cratere largo 154km, fotografato dalla MastCam di Curiosity, rafforzando la prova che il pianeta più simile alla Terra nel sistema solare fosse adatto alla vita microbica.
I nuovi risultati combinano più di due anni di dati raccolti dal rover dal suo atterraggio, nell'agosto del 2012.
Gli scienziati hanno scoperto pile di rocce contenenti sedimenti che si sono depositati verso il centro del cratere, alla base del Monte Sharp. La foto, scattata il 7 agosto 2014, mostra il modello tipico di un lago, non lontano dal punto in cui l'acqua faceva il proprio ingresso.
L'immagine della MastCam mostra anche i letti inclinati di arenaria, considerati come depositi di piccoli delta alimentati da fiumi che scendono dal bordo del cratere Gale.
Questa interpretazione dei reperti di Curiosity suggerisce che anticamente Marte abbia avuto un clima tale da consentire ai laghi di esistere. “Se la nostra ipotesi sul Mount Sharp regge, andrà a scontrarsi con l'idea che le condizioni calde e umide siano state transitorie, locali, o solo sotterranee su Marte”, ha detto Ashwin Vasavada, vice scienziato di Curiosity per il Jet Propulsion Laboratory della Nasa a Pasadena
Perché questa montagna a strati si trova in un cratere? Una domanda che gli scienziati si pongono da tempo, finora senza riuscire ad ottenere un'unica risposta. Il Monte Sharp ha un'altezza di circa 5 chilometri, i suoi fianchi inferiori espongono centinaia di strati di roccia che testimoniano il ripetuto riempirsi e le continue evaporazioni.
Curiosity attualmente sta studiando gli strati sedimentari più bassi del Monte Sharp, una sezione di roccia a 150 metri di altezza soprannominata Formazione Murray. Spiega la Nasa che una volta che il rover riuscirà a raggiungere quote più elevate, verranno effettuati una serie di esperimenti per capire in che modo l'atmosfera, l'acqua e i sedimenti possano interagire.
“Abbiamo trovato rocce sedimentarie suggestive piccole in antichi delta impilati uno sopra l'altro” ha detto Sanjeev Gupta, membro del team scientifico di Curiosity per l'Imperial College di Londra. “Curiosity ha attraversato il confine da un ambiente dominato dai fiumi a uno dominato da laghi."
Francesca Mancuso
Foto: Nasa
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