È stato inaugurato questa mattina a San Basilio, in provincia di Cagliari, il Sardinia Radio Telescope (SRT), il nuovo strumento che permetterà di studiare le sorgenti radio dell'Universo sia di operare come stazione ricevente di Terra per le sonde interplanetarie.
Il nuovo radiotelescopio è stato finanziato dal MIUR, dall'Agenzia Spaziale Italiana e dalla Regione Autonoma della Sardegna. Questa mattina, ad inaugurarlo, anche il Ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza.
L'SRT è un radiotelescopio con specchio primario di 64 metri, con diverse posizioni focali e una copertura di frequenza da 0,3 a 100 GHz. È il primo per dimensioni in Europa e secondo al mondo. Il radiotelescopio è stato installato a circa 35 km da Cagliari in località Pranu Sanguni, nel comune di San Basilio.
Spiega l'Istituto Nazionale di Astrofisica, che il Sardinia Radio Telescope si occuperà in primo luogo di studiare le sorgenti radio dell'universo ma sarà utilizzato anche come stazione ricevente di Terra per le sonde interplanetarie. Per questo, sono già in corso delle trattative con la Nasa e l'Agenzia Spaziale Europea da parte dell'Agenzia Spaziale Italiana. Grazie alla sua parabola a grande diametro, infatti, l'SRT “rappresenta lo strumento ideale per essere inserito nel Deep Space Telescope”. Ecco una simulazione:
Il costo per la realizzazione del Sardinia Radio Telescope è di circa 70 milioni di euro.
Francesca Mancuso
Foto: Sardinia Radio Telescope
Seguici su Facebook, Twitter e Google+
LEGGI anche:
- Evla: il radiotelescopio che ascolterà l'universo anche a grandi distanze
- Event Horizon Telescope: il telescopio grande quanto la Terra