Non solo prodezze da Marte grazie a Curiosity. Ora protagonista è anche la sonda Dawn, impegnata nella sua missione di esplorazione nella fascia degli asteroidi che si trova tra il pianeta rosso e Giove. In questo momento, la sonda sta per lasciare l'asteroide Vesta per mettersi in viaggio verso il pianeta nano Cerere. Un viaggio della durata di due anni. Anche quest'ultimo corpo celeste si trova all'interno della fascia degli asteroidi e potrebbe nascondere alcuni interessanti segreti sulla formazione dei pianeti.
Vesta e Cerere distano l'uno dall'altro circa 4,6 miliardi di chilometri. Dal 2007 fino ad oggi, la sonda ha già svelato alcuni misteri dell'asteroide. Arrivata nella sua orbita nel luglio 2011, Dawn ha aiutato i ricercatori a scoprire gran parte della storia del sistema solare poiché la sua formazione risale a quando il Sole era una stella nascente attorno alla quale roteava un enorme disco di detriti. "Salutando Vesta e dando uno sguardo alle affascinanti scoperte dell'ultimo anno, non vediamo l'ora si passare alla fase successiva della nostra avventura su Cerere, dove ci aspettano ancora più scoperte", ha dichiarato Robert Mase, manager del progetto Dawn preso il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California.
Inoltre, oltre a raggiungere Cerere, Dawn diventerebbe la prima sonda ad orbitare attorno ad entrambi gli oggetti più interessanti della fascia, Vesta e Cerere appunto. Mediante questa missione, gli scienziati saranno in grado di rispondere alla fatidiche domande sulla formazione del sistema solare. Per il momento, i risultati finora ottenuti hanno rivelato che l'asteroide era completamente fuso in passato e formava un corpo con nucleo di ferro. Inoltre, l'asteroide sarebbe rimasto illeso in seguito ad almeno due collisioni che hanno avuto luogo 2 miliardi di anni fa. Senza Dawn, gli scienziati mai sarebbero venuti a conoscenza dei crateri poco visibili nella zona.
La sonda effettuerà un'orbita a spirale per allontanarsi da Vesta. Il sistema a propulsione ionica, di cui è provvisto Dawn, utilizza l'emissione di ioni di xeno. Questa genera una spinta di piccole dimensioni sebbene continua. Ma, nello spazio, si rivela sufficiente a muovere la sonda.
La missione Dawn pone le basi per una possibile futura spedizione umana che potrebbe essere avviata per esplorare uno degli asteroidi proprio nella prima meta di questo secolo.
Federica Vitale