Shuttle Discovery: l'ultimo volo a bordo di un Boeing

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Shuttle Discovery. Lo abbiamo visto decollare su nuvole di fumo. Lo abbiamo visto navigare nello spazio profondo sullo sfondo del pianeta Terra. Lo abbiamo visto agganciarsi più volte alla Stazione Spaziale Internazionale. Lo abbiamo visto, infine, sul dorso di un Boeing 747 della NASA, per raggiungere la sua meta. L'ultima.

Lo Space shuttle Discovery ha raggiunto la sua nuova ed ultima dimora. Oggi si trova a Washington, presso lo Smithsonian National Air and Space Museum. Le foto che in queste ore circolano sul web riportano suggestive immagini del Discovery sorvolare la Casa Bianca e diversi palazzi governativi della National Mall.

È atterrato all'aeroporto internazionale di Dulles, grazie ad un passaggio offerto da un Boeing appositamente modificato che lo ha trasportato sulla propria fusoliera dalla Florida alla capitale, senza tradire il minimo sforzo. Un viaggio seguito da terra da milioni di curiosi che lo hanno accompagnato lungo tutto il percorso del volo.

Il trasporto del Discovery è stato possibile grazie a delle modifiche apportate sull'aeromobile dell'agenzia spaziale americana, in grado così di sopportare il peso della nave spaziale. Collocare la navetta sulla fusoliera non è stata operazione semplice. Gli operatori della NASA hanno lavorato giorno e notte per collocare le 75 tonnellate della navicella sulla fusoliera. Operazione, comunque, non del tutto inedita. Per ragioni di sicurezza e di praticità, infatti, già in passato alcuni shuttle erano stati trasportati su questi Boeing per riportarli al loro punto di partenza, il Kennedy Space Center, dopo atterraggi effettuati in basi aeree diverse. Le distanze troppo ampie e le dimensioni notevoli della navicella hanno richiesto, dunque, di ovviare il problema grazie a questa spettacolare soluzione.

La delicata operazione di sollevamento e aggancio dello shuttle avviene grazie ai Mate-Demate Device, presenti nelle tre diversi basi di Edwards, Vandenberg e Kennedy Space Center. Si tratta in pratica di un'enorme gru studiata appositamente per sollevare gli shuttle e lasciarli appesi anche per giorni, per mezzo di cavi e tiranti.

Il prossimo a partire dovrebbe essere lo Space shuttle Endeavour alla volta di Los Angeles. L'Enterprise, invece, sarà esposto a New York. Mentre il solo a rimanere nella sua casa "natale", al Kennedy Space Center, sarà Atlantis.

Un giorno glorioso per gli Stati Uniti, come amano spesso esprimere gli americani in queste occasioni. Magari sventolando la bandiera stelle e strisce. A noi non resta che osservare con una certa malinconia le foto dell'ultimo volo del Discovery. Con un richiamo alle sue prodezze compiute in orbita e che certamente rimarranno nella storia.

Federica Vitale

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