Dreamliner: l'eco-aereo in volo verso il futuro

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Si chiama Dreamliner e solcherà i nostri cieli consumando il 20% di cherosene in meno. È stato appena presentato dal colosso americano Boeing, con 'appena' tre anni di ritardo, visto che secondo le previsioni iniziali sarebbe stato pronto un po' di tempo fa. Ma a parte l'attesa, il velivolo reca con sé grandi novità. Prima tra tutte quella che riguarda i materiali costruttivi. Il nuovo Jet 787 infatti ha sostituito l'alluminio alla fibra di carbonio, molto più leggera e resistente.

Chi volerà. Già utilizzata per gli aerei militari e per i jet privati, si tratta del primo caso in cui tale materiale verrà usato su un aereo di linea privato. Ad inaugurare il Dreamliner sarà la compagnia giaponese All Nippon, che effettuerà il primo volo l’11 novembre prossimo sulla tratta Tokio-Okayama/Hiroshima. La prima tratta internazionale invece collegherà Tokio a Francoforte ed è stata programmata per il 1° gennaio 2012.

Le novità. Grazie alla sua forza e alle sue dimensioni elevate, Dreamliner volerà letteralmente più in alto. La cabina sarà inoltre pressurizzata per l'equivalente di 6.000 piedi (1.800 metri), invece dei soliti 8.000 piedi (2.400 metri). Ciò significa che la pressione dell'aria sarà più vicina a quella che i passeggeri trovano a terra. E senza la corrosione cui va incontro l'alluminio, il tasso di umidità può essere mantenuto più alto. Questi due cambiamenti dovrebbero ridurre le fastidiose sensazioni del naso e della gola secca.

Attenzione per l'ambiente. Ma ad avere fatto drizzare le orecchie alle compagnie aeree è stato ben altro. Dreamliner ha infatti ridotto del 20 per cento il consumo di cherosene e le emissioni dei gas serra, del 30 per cento i costi di manutenzione della fusoliera e del 60 per cento il livello di inquinamento acustico. Per questa ragione è già stato battezzato "l'iPhone dell'aeronautica".

I cambiamenti messi in atto nella realizzazione di tale velivolo hanno condotto ad un altro obiettivo: un mutamento nella logica del trasporto commerciale, a vantaggio del cosiddetto 'collegamento punto-a-punto', con voli diretti tra città senza scali nei grandi aeroporti.

I test effettuati fino ad ora fanno ben sperare. L'appuntamento con l'aereo del futuro è il prossimo 11 novembre.

Francesca Mancuso

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