Il giorno più lungo e delicato della Costa Concordia è stato il 16 settembre 2013. Era tutto pronto per intraprendere il lavoro di rotazione della nave da crociera. L'orario di avvio dei lavori, le 6 della mattina. Ma un violento temporale e le condizioni meteo poco favorevoli hanno fatto slittare le operazioni di circa 3 ore.
Ad ogni modo, tutto è andato come previsto. Anche perché non poteva esserci un margine di errore. Un'opzione B, infatti, non è mai stata preventivata. 500 gli operai coinvolti in questa titanica operazione che, agli occhi del mondo, ora ha un nome: parbuckling.
Di cosa si tratta. Il termine lo conosciamo solo ora. Indica la tecnica che si adotta per far ruotare la nave, a doppia corda. Per avere un'idea, quella con la quale, nell'800, si facevano rotolare i barili che contenevano generi alimentari. Le corde, in pratica, orientano la nave facendo leva. Questa, infatti, sarà imbracata e successivamente issata con un cavo che le passerà sotto.
Una tecnica non inedita, dunque. Bensì mutuata dal passato, ma che non per questo attira meno attenzione. Gli occhi dei media internazionali, ieri come oggi, sono tutti puntati sull'Isola del Giglio. Un ribaltamento della nave della crociera che ha richiesto un lasso di tempo di circa 20 ore.
Successivamente, sarà ricreato un falso fondale che verrà utilizzato per riempire il vuoto tra i due speroni di roccia che hanno tenuto incastonata la nave fino ad oggi. Il fondale è stato realizzato grazie a dei sacchi riempiti di malta cementizia. Questi, ovviamente, verranno poi rimossi a lavori ultimati.
Alle 4 di questa notte, la Costa Concordia è tornata alla sua posizione verticale, e attualmente galleggiare su 15 cassoni saldati sul lato sinistro, quello precedentemente sommerso. Un sistema pneumatico, quindi, poiché i cassoni sono svuotati dell'acqua contenuta, spingendo a galla la nave. Spiega la Protezione Civile che il relitto della Concordia ha compiuto una rotazione di 65 gradi e ora poggia ora sulle sei piattaforme subacquee di acciaio,appositamente posizionate per creare una base stabile per il relitto.
Probabilmente, il porto che ospiterà lo smantellamento del relitto sarà Piombino. Il più vicino all'Isola del Giglio. Ma questa destinazione troverà conferma solo a operazioni concluse. Il progetto, come afferma Franco Gabrielli, commissario delegato, nasce da una “stretta collaborazione tra privato, che ha garantito una solida presenza e capacità tecnica, e pubblico che ha validato e autorizzato tutte le operazioni assumendosene la responsabilità senza ricevere compensi aggiuntivi”.
Una curiosità. Il parbuckling venne utilizzato per raddrizzare la Uss Oklahoma, la nave fatta affondare durante l'attacco di Pearl Harbour nel 1941. Era inclinata di 90 gradi e, nel 1943, fu riportata alla sua normale posizione. Non venne mai riparata, per questo affondò nel 1947.
Federica Vitale
Foto: The Parbuckling Project
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