Uomo su Marte. Partita la procedura di selezione, sono ancora molte le domande sulla missione Mars One. Sappiamo già che saranno scelte 24 persone e che, a gruppi di quattro, lasceranno il nostro pianeta per colonizzare il Pianeta Rosso a partire dal 2023. Vediamo quali sono le cose più importanti da sapere prima di decidere se candidarsi.
Come potrò comunicare da Marte con i miei parenti e amici sulla Terra?
Le comunicazioni saranno esclusivamente via satellite. Vista la distanza tra i due pianeti, i messaggi impiegheranno tra i 3 e i 22 minuti per raggiungere il destinatario: telefonarsi sarà quindi impossibile. Per questo saranno preferite le vie Internet, sms ed e-mail, eventualmente con l’opzione video-voice.
Potrò usare Internet e tenermi informato riguardo ciò che accade sul mio pianeta?
Come tutte le comunicazioni, anche la navigazione web su Marte sarebbe troppo lenta, quindi saranno scaricati sulla Terra i siti web preferiti degli astronauti: a questi si potrà accedere sul Pianeta Rosso in modo più rapido.
I novelli marziani potranno inoltre vedere immagini del nostro pianeta, che saranno trasmesse 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, tenendo però sempre conto del ritardo con le quali queste viaggeranno, perfettamente analogo a quello delle comunicazioni.
Come sarò addestrato a questa missione se verrò scelto?
La preparazione verterà su tre fronti:
Formazione tecnica. Gli astronauti saranno tenuti a imparare molte nuove abilità e acquisire competenze su una vasta gamma di discipline. Almeno due di loro dovranno infatti essere capaci di usare e riparare tutte le attrezzature per poter identificare e risolvere gli eventuali problemi di natura tecnica che potrebbero verificarsi durante la missione.
Altri due per gruppo dovranno invece ricevere una formazione medica, tra cui il primo soccorso e l’uso dell’equipaggiamento sanitario in dotazione per la missione. Ci sarà poi chi si dovrà dedicare a studi sulla geologia di Marte e ad acquisire competenze nell’esobiologia, ovvero la biologia della vita aliena. E non dovranno nemmeno mancare novelli esperti in fisioterapia, psicologia ed elettronica. Man mano che la popolazione su Marte aumenterà, ogni arrivo porterà nuove aree di competenza. Questo ridurrà progressivamente i tempi e i costi della formazione tecnica complessiva.
Formazione personale. Come sappiamo, la capacità degli astronauti di far fronte alle difficoltà che potrebbero verificarsi in un ambiente ostile come quello di Marte sarà uno dei criteri di selezione. Ma, al di là dei problemi pratici che potrebbero verificarsi, i futuri coloni non potranno più vedere parenti e amici, e non potranno più comunicare con loro faccia a faccia. Per questo riceveranno adeguata assistenza psicologica, che fornirà loro gli strumenti per fronteggiare questa situazione.
Formazione di gruppo. I coloni partiranno a gruppi di quattro. Sarà quindi importante che ciascun quartetto sia preparato insieme. L’addestramento avverrà in particolare in un ambiente simulato, dove gli astronauti si alleneranno alla vita marziana: dovranno quindi indossare l’attrezzatura, procurarsi autonomamente i viveri, e imparare a parlare con parenti e amici facendo fronte a tutte le difficoltà che ci saranno: per questo le comunicazioni con l’esterno saranno artificialmente ritardate di 20 minuti.
L’addestramento durerà molto tempo e sarà a tempo pieno? Dovrò quindi lasciare il mio lavoro?
Sì, l’addestramento è a tempo pieno e durerà anni. Sarà il nuovo lavoro dei coloni del Pianeta Rosso. E sarà retribuito, per consentire ai futuri marziani di vivere sulla Terra prima della partenza.
Potrò tornare sulla Terra?
Il biglietto per Marte è attualmente di sola andata. Questo, forse, è il primo pensiero che dovrebbe accompagnare un aspirante marziano.
Qualcuno se la sente?