Abbiamo ricevuto un segnale enigmatico proveniente da una stella di neutroni, ASKAP J1935+2148, situata a circa 15.820 anni luce dalla Terra, nella Via Lattea. Gli astronomi sono sconcertati: il segnale sfida tutte le nostre conoscenze attuali.
ASKAP J1935+2148 emette segnali in modo del tutto imprevedibile. Alterna periodi di impulsi forti, deboli e assenti, comportamenti che non si addicono a nessun tipo di stella di neutroni conosciuta. Secondo il team guidato dall’astrofisica Manisha Caleb dell’Università di Sydney, questo oggetto rappresenta una sfida intrigante per i modelli di evoluzione delle stelle di neutroni, che sono tutt’altro che completi.
Una stella di neutroni si forma quando una stella con una massa tra 8 e 30 volte quella del Sole esplode in una supernova, lasciando un nucleo ultra denso. Questo nucleo collassa sotto la propria gravità, diventando un oggetto di appena 20 chilometri di diametro ma con una massa fino a 2,3 volte quella del Sole. Le stelle di neutroni possono manifestarsi in vari modi: come semplici stelle di neutroni, pulsar o magnetar, quest’ultime con campi magnetici estremamente potenti.
L’anomalia di ASKAP J1935+2148
ASKAP J1935+2148 è stata scoperta casualmente durante osservazioni di altri obiettivi, utilizzando l’Australian Square Kilometre Array Pathfinder (ASKAP) e il telescopio radio MeerKAT in Sud Africa. I ricercatori hanno notato che la stella segue un ciclo regolare di impulsi di 53,8 minuti. Tuttavia, ciò che rende questa stella unica è la variabilità estrema della sua luminosità e polarizzazione.
Negli ultimi anni, sono stati individuati diversi oggetti nel cielo meridionale che emettono segnali radio ripetitivi, ma nessuno con lo stesso comportamento di ASKAP J1935+2148. Tra questi, GLEAM-X J162759.5-523504.3 e GPM J1839-10, che emettono impulsi in modo altrettanto insolito.
ASKAP J1935+2148 potrebbe rappresentare un ponte tra diverse fasi evolutive delle stelle di neutroni, suggerendo l’esistenza di una nuova classe di magnetar. Queste stelle potrebbero evolversi in pulsar attraverso processi magnetosferici complessi, come spiegano gli scienziati nel loro studio pubblicato su Nature Astronomy:
I ricercatori ipotizzano che ASKAP J1935+2148 faccia parte di una popolazione più vecchia di magnetar con lunghi periodi di rotazione e bassa luminosità X, ma sufficientemente magnetizzate da produrre emissioni radio coerenti.
Esplorare questa nuova classe di stelle di neutroni è cruciale per comprendere meglio l’evoluzione di questi affascinanti oggetti cosmici. ASKAP J1935+2148 rappresenta una fonte preziosa per tale indagine, aprendo nuove strade alla ricerca astrofisica.