Le forti piogge nello stato meridionale di Rio Grande do Sul, in Brasile, hanno portato alla luce una scoperta straordinaria, rimasta nascosta per milioni di anni. Un team guidato dal paleontologo Rodrigo Temp Müller dell’Università Federale di Santa Maria ha rinvenuto uno scheletro di dinosauro quasi completo.
Secondo quanto riportato dall’Associated Press (AP), il reperto risale a circa 233 milioni di anni fa, rendendolo uno dei dinosauri più antichi mai scoperti. I resti sono stati trovati vicino a un bacino idrico nel comune brasiliano di São João do Polesine, nello stato di Rio Grande do Sul.
Müller ha dichiarato all’AP che il team di ricerca è rimasto “sorpreso” dalla scoperta delle ossa. Tuttavia, i risultati non sono ancora stati sottoposti a revisione paritaria né pubblicati su una rivista scientifica. Il dinosauro vissuto durante il periodo Triassico, che durò da 252 a 201 milioni di anni fa, quando tutti i continenti erano uniti in un supercontinente chiamato Pangea.
Un carnivoro del periodo Triassico
In soli quattro giorni, il team ha meticolosamente scavato il sito, estraendo con cura un blocco di roccia contenente l’intero scheletro, successivamente trasportato in laboratorio per ulteriori analisi. Dai fossili, si stima che il dinosauro fosse lungo circa 2,5 metri, come spiegato da Müller:
Inizialmente sembravano solo alcune ossa isolate, ma man mano che esponemmo il materiale, ci rendemmo conto di avere uno scheletro quasi completo.
I ricercatori brasiliani ritengono che il dinosauro appartenga alla famiglia Herrerasauridae, che includeva i primi carnivori teropodi apici vissuti durante il periodo Triassico. Si segnala che i resti fossilizzati sono eccezionalmente ben conservati, e potrebbero rappresentare il secondo scheletro di Herrerasauridae più completo mai trovato.
Una regione ricca di scoperte
Non è la prima volta che il team di Müller trova interessanti fossili di dinosauro in questa regione. Nel 2019, annunciarono la scoperta di un altro dinosauro carnivoro del Triassico vicino a Santa Maria, Rio Grande do Sul. Questo fossile, chiamato Gnathovorax cabreirai, apparteneva anch’esso alla famiglia Herrerasauridae e visse intorno a 233 milioni di anni fa, lo stesso periodo del nuovo esemplare.
L’esemplare potrebbe aiutare a colmare il divario evolutivo tra questi primi predatori del Triassico e i successivi, più noti teropodi come il Tyrannosaurus Rex. G. cabreirai e il nuovo esemplare esistevano decine di milioni di anni prima di questi giganti. Il periodo Triassico giocò un ruolo cruciale nel preparare il terreno per il dominio dei dinosauri nel Giurassico e oltre, rappresentando un periodo di recupero dopo una catastrofe di estinzione di massa.
Nei prossimi mesi, il team condurrà un’analisi approfondita per determinare se il fossile rappresenti una nuova specie o appartenga a una già identificata. Secondo AP, a volte la pioggia può contribuire a esporre i fossili lavando via strati di sedimento che li hanno sepolti per milioni di anni. Questo processo, noto come erosione, aiuta a portare i fossili più vicini alla superficie, rendendoli più facili da scoprire, ma può anche danneggiarli se non recuperati rapidamente.