Un nuovissimo vulcano avvistato su Io, la Luna di Giove: è uno dei più grandi

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Io Giove
©NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/Europlanet

Io, la più interna delle lune galileiane di Giove, si conferma come il corpo celeste più vulcanicamente attivo del Sistema Solare. Le recenti immagini catturate dalla missione Juno della NASA hanno svelato la presenza di un nuovo vulcano formatosi sulla sua superficie in meno di trent’anni. Un cambiamento significativo che sottolinea l’intensa attività geologica di questa luna straordinaria.

Dalla missione Galileo a Juno: nuove scoperte geologiche

Il confronto tra le immagini scattate dalla missione Galileo negli anni ’90 e quelle attuali di Juno ha permesso di identificare la nuova struttura vulcanica. Le foto a colori della JunoCam, risalenti a febbraio 2024, e le immagini in bianco e nero del novembre 1997 di Galileo mostrano chiaramente il cambiamento: un nuovo vulcano si è formato a sud dell’equatore di Io, coprendo con colate di lava un’area di oltre 32.000 chilometri quadrati, ben più grande del Galles.

Attività vulcanica continua: nove pennacchi vulcanici in evidenza

Io è già conosciuta per ospitare centinaia di vulcani attivi, e questo nuovo, ancora senza nome, si trova vicino a Kanehekili, un altro vulcano documentato nel 1997. Durante i sorvoli ravvicinati di Juno nel 2023 e 2024, i sensori a infrarossi della sonda hanno rivelato nuove colate di lava e freschi depositi vulcanici, oltre a nove pennacchi vulcanici visibili sulla superficie di Io. Un segnale chiaro che l’attività geologica della luna è tutt’altro che rallentata.

Vulcano su Io Giove sonda Juno
©NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/Europlanet

Il contributo del pubblico con la JunoCam

Un aspetto unico della missione Juno è la partecipazione del pubblico nell’elaborazione delle immagini. La NASA ha messo a disposizione i dati grezzi della JunoCam, consentendo a chiunque di scaricarli e contribuire all’analisi. Scott Bolton, principale ricercatore della missione, ha lodato questo approccio collaborativo: “La scienza è per tutti. Le immagini di Io che vediamo oggi sono il frutto di un lavoro collettivo tra scienziati e cittadini di tutto il mondo.”

Questa scoperta straordinaria è stata presentata durante il Congresso di Scienza Europlanetaria (EPSC) a Berlino, dove la comunità scientifica ha approfondito il fenomeno vulcanico di Io, un mondo remoto che continua a sorprendere con la sua instancabile attività geologica.