Dal 7 luglio 2024, una nuova regolamentazione europea impone l’installazione di dispositivi di limitazione della velocità su tutte le nuove auto vendute nell’Unione Europea.
Questa tecnologia, chiamata “assistenza intelligente alla velocità” (ISA), mira a migliorare la sicurezza stradale, spingendo i conducenti a rispettare i limiti di velocità e, in alcuni casi, impedendo loro di superarli. Tuttavia, questa misura ha sollevato numerose critiche tra gli automobilisti.
Come funziona
L’ISA utilizza una combinazione di telecamere per il riconoscimento dei segnali stradali e dati GPS per determinare la velocità massima consentita su una determinata strada. In caso di superamento del limite, il sistema può intervenire in diversi modi:
- Resistenza leggera sull’acceleratore
- Riduzione della potenza del motore
- Vibrazioni sul pedale dell’acceleratore accompagnate da avvisi visivi
- Segnali visivi e sonori
In teoria, il conducente può sempre riprendere il controllo e disattivare temporaneamente il sistema, ma questa possibilità dipende dal costruttore e non è obbligatoria. Tuttavia, il conducente può disattivare il sistema ad ogni avvio del veicolo.
Una misura che divide
I sostenitori dell’ISA evidenziano i potenziali benefici in termini di sicurezza stradale. Uno studio australiano del 2010 ha dimostrato che l’ISA può ridurre gli eccessi di velocità dell’89% e gli incidenti mortali del 19%. In Francia, l’obiettivo è diminuire gli incidenti legati alla velocità, che causano circa un terzo delle morti sulla strada.
Tuttavia, i detrattori dell’ISA sono numerosi. Alcuni automobilisti lamentano di essere trattati come bambini e privati della libertà di guida. Altri sottolineano i rischi di distrazione dovuti agli avvisi del sistema, che potrebbero paradossalmente aumentare il rischio di incidenti. Infine, la affidabilità della tecnologia viene messa in discussione, specialmente in caso di segnali stradali mal posizionati o condizioni meteorologiche avverse.
L’introduzione dell’ISA nelle nuove auto europee è una misura che suscita forti reazioni. Sebbene le autorità europee e le associazioni per la sicurezza stradale salutino questo progresso, molti automobilisti e alcuni costruttori di auto esprimono il loro disappunto.
Il dibattito è reso ancora più acceso dal fatto che l’ISA è solo una delle molte nuove tecnologie di sicurezza imposte dal regolamento europeo GSR2. Frenata automatica di emergenza, sistema di mantenimento della corsia, monitoraggio della vigilanza del conducente… Tutti questi dispositivi mirano a ridurre il numero di incidenti, ma rendono la guida più complessa e possono essere percepiti come invasivi da alcuni.