Le scie delle Perseidi, lo sciame meteorico più celebre dell’anno, hanno iniziato a illuminare i cieli notturni, offrendo uno spettacolo mozzafiato agli osservatori. Con il picco previsto tra qualche settimana, c’è ancora tempo per organizzare una gita in luoghi con cieli scuri per ammirare al meglio questo fenomeno.
Lo sciame delle Perseidi si estende dal 14 luglio fino al 1° settembre 2024, raggiungendo il suo culmine nella notte tra lunedì 11 agosto e martedì 12 agosto. Sebbene sia possibile osservare le Perseidi in qualsiasi notte durante questo periodo, la migliore opportunità sarà ovviamente durante la notte di picco.
Quando raggiungerà il picco lo sciame delle Perseidi?
Secondo l’American Meteor Society, quest’anno il picco si verificherà intorno alle 04:00 UTC del 12 agosto, ovvero alle 6 ora italiana. Tuttavia, questo picco è abbastanza ampio, il che significa che sia la sera precedente che quella successiva offriranno buone opportunità di osservazione.
Condizioni ideali per l’osservazione
Quest’anno le condizioni per l’osservazione saranno perfette. Una Luna crescente illuminata al 43% tramonterà verso l’orizzonte sudoccidentale poco prima di mezzanotte nell’emisfero settentrionale, lasciando il cielo notturno privo di luce lunare per il resto della notte. Queste condizioni sono ideali per osservare lo sciame meteorico.
Quante stelle cadenti si possono vedere?
Spesso si dice che le Perseidi possono raggiungere fino a 150 meteore l’ora vicino al picco, mentre altre fonti riportano 100 meteore. Entrambe queste stime sono piuttosto generose. Questi “tassi zenitali orari” si riferiscono a ciò che un osservatore potrebbe vedere se avesse una visione completa del cielo simultaneamente. In pratica, ci si può aspettare di vedere circa 50 stelle cadenti l’ora, un risultato comunque eccellente.
L’origine delle Perseidi
Le meteore, comunemente conosciute come “stelle cadenti”, sono piccoli pezzi di roccia o polvere che bruciano entrando nell’atmosfera terrestre. Lo sciame delle Perseidi è causato dai detriti lasciati nel sistema solare interno dalla cometa 109P/Swift-Tuttle. Questa cometa, che ritorna nel nostro vicinato ogni 133 anni, è stata scoperta nel 1862 da Lewis Swift e Horace Tuttle. Le “stelle cadenti” delle Perseidi colpiranno l’atmosfera terrestre a circa 60 km/s e sembreranno scaturire dalla costellazione di Perseo nel cielo nordorientale, così come visto dall’emisfero settentrionale. Tuttavia, possono apparire in qualsiasi parte del cielo notturno.
Come vedere le Perseidi: consigli utili
Ecco alcuni consigli della NASA per osservare al meglio lo sciame meteorico delle Perseidi:
- Allontanarsi il più possibile dall’inquinamento luminoso urbano. Le luci della città possono impedire una visione chiara del cielo notturno.
- Trovare un luogo con una vista senza ostacoli del cielo notturno. Campi aperti, spiagge o montagne sono ideali.
- Essere pazienti e osservare per almeno mezz’ora. Portate con voi una sedia reclinabile o un tappetino a terra per stare comodi.
- Non usare telescopi o binocoli. Questi strumenti riducono notevolmente le possibilità di vedere le stelle cadenti.
- Evitare di guardare il cellulare o qualsiasi altra luce bianca. La luce intensa rovina la visione notturna, rendendo più difficile vedere le meteore.
Dove andare per vedere le Perseidi in Italia
In Italia, ci sono molti luoghi ideali per osservare le Perseidi lontano dall’inquinamento luminoso. Tra questi, i parchi nazionali come il Gran Paradiso, le Dolomiti, il Parco Nazionale d’Abruzzo e le isole come la Sardegna e la Sicilia offrono cieli scuri perfetti per l’osservazione. Anche le coste della Puglia e della Calabria sono luoghi eccellenti per godersi lo spettacolo.
Curiosità sulle Perseidi
Le Perseidi non sono solo uno spettacolo visivo ma hanno anche una lunga storia alle spalle. Lo sciame meteorico è stato osservato per oltre 2000 anni, con le prime testimonianze scritte risalenti ai cinesi del 36 d.C. Le Perseidi sono talvolta chiamate “Lacrime di San Lorenzo”, poiché il picco dell’attività si verifica vicino al giorno di San Lorenzo, il 10 agosto. La tradizione vuole che queste stelle cadenti rappresentino le lacrime del santo martire, che cadono dal cielo come scintille della graticola infuocata su cui fu torturato.