Terremoto in Giappone: è colpa della Superluna?

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L’abbiamo ammirata tutti la sera del 19 marzo. L’ultimo perigeo lunare risale al 1993. Una luna piena che, ogni 18 anni, si avvicina alla Terra ed è possibile ammirarla nel suo delineato e limpido pallore. Ci è parsa più grande e, in effetti, lo era di almeno il 14% e la sua distanza lievemente minore rispetto a quella usuale.

Alla Luna e al suo ciclo sono associate molte superstizioni e leggende. Che ci si creda oppure no, ogni accadimento legato al nostro satellite suscita sempre un po’ di suggestione. Saranno le circostanze o solo le coincidenze, tuttavia la teoria di un astrologo lascia quantomeno nel dubbio. Richard Nolle, infatti, sostiene che all’evento della superluna vadano associati degli episodi ritenuti pericolosi per il pianeta. Uragani, terremoti ed eruzioni vulcaniche devastano la Terra. E, a ben guardare i fatti del giorno, verrebbe anche da non dargli torto.

Dunque, quale sarebbe il nesso fra il perigeo lunare (la massima vicinanza della Luna alla Terra) e questa serie di catastrofi naturali? La domanda se la sono posta anche gli scienziati che, già da alcuni anni, si interrogano riguardo a tali coincidenze. Se si pensa che, anche in condizioni normali, la luna regola le maree dei nostri mari e oceani, forse l’ipotesi di une relazione non è così remota.

La gravità della Luna causerebbe piccoli, seppur misurabili, riflussi e movimenti noti come ‘maree terrestri’ o ‘maree della Terra solida’. Questi episodi sarebbero molto frequenti durante la luna piena e la luna nuova, ossia quando il sole ed il satellite lunare sono allineati ciascuno nella parte opposta alla Terra.

John Vidale, sismologo dell’Università di Washington a Seattle, spiega come questi spostamenti terrestri e le maree possano provocare terremoti. Infatti, la probabilità che si verifichino un terremoto o un’eruzione aumenta dell’1% in concomitanza con la luna piena.

Un’ulteriore spiegazione ci viene data da William Wilcock, sismologo presso l’Università di Washington. Wilcock chiarisce come, durante una marea, l’acqua, ritraendosi, si sottragga dalla superficie di terra che di solito ricopre. In questo modo la pressione sul fondo marino è minore. Ciò renderebbe più facile lo slittamento delle placche terrestri. Sempre secondo il sismologo, questa attività sismica sarebbe più frequente nelle aree di subduzione come, per esempio, il Pacifico Nordoccidentale. Sebbene, dunque, questi movimenti sismici siano più frequenti durante la luna nuova e la luna piena, Vidale si limita comunque a parlare di correlazione tra i due eventi.

Durante il perigeo lunare, come quello del 19 marzo, gli scienziati rassicurano che non c’è differenza significativa da una normale luna piena. Sono stati condotti numerosi studi a riguardo, ma nulla di significativo o di collegabile è stato mai riscontrato. Vidale conclude che molti disastri naturali non hanno alcun collegamento con la Luna. E, forse, a chi ha associato l’evento della superluna con il terremoto del Giappone arriverà la smentita se si guarda alla storia degli eventi che hanno coinciso con le superlune precedenti. Per il momento, ci è bastato ammirarla così, consapevoli di stare assistendo ad un evento che ha il sapore ciclico della straordinarietà che ci viene regalata dallo spazio.