Tempeste geomagnetiche di classe G1 sono previste per il fine settimana, con maggiore probabilità il 26 maggio 2024, a causa di un’espulsione di massa coronale (CME) che potrebbe sfiorare il campo magnetico terrestre. Questo fenomeno è stato riportato dal sito specializzato SpaceWeather.com, gestito dall’astrofisico Tony Phillips. La CME è stata lanciata nello spazio il 23 maggio alle 08:40 ora italiana, originatasi da un filamento magnetico in eruzione vicino al centro del disco solare (S15E05).
I filamenti solari sono lunghe strutture sottili che si estendono sulla superficie della stella. Si tratta di regioni di gas molto densi e “freddi”, creati dagli intensi campi magnetici solari. Queste strutture appaiono scure rispetto alle aree circostanti perché hanno una temperatura inferiore. Occasionalmente, i filamenti possono causare eruzioni di materiale solare nello spazio, come accaduto il 23 maggio.
Un’espulsione di massa coronale (CME) rappresenta un’enorme emissione di plasma e campi magnetici dalla corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole. Questo fenomeno avviene a seguito di un rilascio improvviso di energia magnetica accumulata, spesso in concomitanza con la riorganizzazione dei campi magnetici solari e l’attività delle macchie solari. Durante una CME, enormi quantità di materia carica, principalmente protoni ed elettroni, vengono rilasciate nello spazio interplanetario a velocità che possono variare da centinaia a migliaia di km/s. Quando queste particelle raggiungono la Terra, possono interagire con il campo magnetico terrestre, provocando tempeste geomagnetiche che influenzano reti elettriche, sistemi di comunicazione e satelliti. Inoltre, accelerando lungo le linee del campo magnetico terrestre, creano spettacolari aurore polari.
Effetti delle tempeste geomagnetiche sul nostro pianeta
Una tempesta geomagnetica è un evento provocato dall’interazione tra il campo magnetico terrestre e il vento solare, composto da particelle cariche emesse dal Sole. Queste interazioni, quando particolarmente intense, possono causare disturbi significativi nella magnetosfera terrestre, con impatti su comunicazioni, sistemi di navigazione elettronica e reti elettriche.
Le tempeste geomagnetiche vengono classificate dallo Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA da G1 a G5:
- G1 (Minor): Effetti lievi, con possibili disturbi nelle operazioni satellitari e comunicazioni ad alta frequenza, ma basso rischio per le reti elettriche.
- G2 (Moderate): Effetti moderati, possono causare interruzioni nelle comunicazioni satellitari, aumentare la resistenza sui sistemi di navigazione GPS e generare instabilità nelle reti elettriche, specialmente a elevate latitudini.
- G3 (Strong): Effetti significativi, con possibili blackout radio nelle regioni polari, disturbi nella navigazione GPS e potenziali danni temporanei alle reti elettriche.
- G4 (Severe): Effetti gravi, possono causare blackout radio estesi, disturbi nella navigazione GPS e danni alle reti elettriche che portano a blackout su larga scala.
- G5 (Extreme): Effetti eccezionalmente gravi, con potenziale per danneggiare satelliti, disturbare le comunicazioni a livello globale, interrompere la navigazione GPS e provocare blackout generalizzati e prolungati nelle reti elettriche.