L’espulsione di massa coronale (CME) generata dal Sole il 21 luglio 2024 ha raggiunto il campo magnetico terrestre sei ore prima del previsto, precisamente il 23 luglio alle 22:10 ora italiana. Nonostante la previsione di un impatto significativo, la CME non ha causato una tempesta geomagnetica. SpaceWeather.com, sito specializzato gestito dall’astrofisico Tony Phillips, spiega che i campi magnetici all’interno della CME non si sono collegati alla magnetosfera terrestre, impedendo così la formazione della tempesta.
Anche lo Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA aveva previsto possibili conseguenze dalla CME, ma l’evento non ha avuto l’impatto temuto. Tuttavia, lo SWPC ha riportato un evento di tempesta di radiazioni solari minori S1, attribuendolo all’attività CME sul lato nascosto del Sole.
Le tempeste di radiazioni si verificano quando il Sole emette un’intensa quantità di particelle energetiche, come protoni ed elettroni, durante eventi come brillamenti solari o espulsioni di massa coronale. Queste particelle viaggiano rapidamente attraverso il Sistema Solare e possono raggiungere la Terra, aumentando i livelli di radiazione nell’atmosfera superiore. Tali tempeste possono rappresentare un rischio per astronauti, passeggeri di voli ad alta quota e possono danneggiare satelliti e apparecchiature elettroniche spaziali.
Che cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)
Un’espulsione di massa coronale è un’espulsione di plasma ionizzato dalla corona solare, la regione esterna del Sole. Questi eventi si verificano a causa di disturbi nei campi magnetici solari, che possono riconfigurarsi rapidamente, liberando grandi quantità di plasma e campi magnetici nello spazio interplanetario. Le CME possono trasportare miliardi di tonnellate di materiale solare viaggiando a velocità di diverse centinaia di km al secondo. Le conseguenze sulla Terra includono interferenze nelle comunicazioni, blackout radio, danni ai satelliti e spettacolari aurore polari.
Tempeste geomagnetiche: cause ed effetti
Le tempeste geomagnetiche sono disturbi nel campo magnetico terrestre causati dall’impatto del plasma solare sulla magnetosfera. Provocate da forti esplosioni solari o flussi di vento solare ad alta velocità, queste tempeste causano variazioni nei campi magnetici che possono influenzare le comunicazioni satellitari, le reti elettriche e le attività di navigazione. Inoltre, possono innescare aurore polari visibili e, in casi estremi, causare interruzioni di corrente su vasta scala. Le tempeste geomagnetiche sono classificate dalla classe G1 (minima) alla classe G5 (massima).