Tempesta solare in arrivo: la CME ha già colpito, cosa aspettarci nelle prossime ore

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tempesta solare

Nella giornata di ieri, sabato 10 agosto 2024, la Terra è stata colpita da un’espulsione di massa coronale (CME) proveniente dal Sole, ma fortunatamente l’impatto è stato lieve e non ha causato le temute tempeste geomagnetiche. Tuttavia, la calma potrebbe essere solo temporanea, perché altre due CME sono già in viaggio verso di noi e potrebbero avere effetti più intensi nei prossimi giorni.

Tre espulsioni di massa coronale hanno recentemente abbandonato la superficie solare, originate da brillamenti solari di varie intensità. Le prime due, scaturite il 7 agosto, sono considerate relativamente deboli. La terza, invece, è stata provocata da un brillamento solare di classe X, molto più potente, avvenuto l’8 agosto.

Secondo i dati del Solar Dynamics Observatory della NASA, il brillamento di classe X, generato dalla macchia solare AR3777, ha prodotto un lampo ultravioletto intenso, seguito dall’espulsione di una nube di plasma rilevata dai coronografi SOHO. Questa nube, viaggiando a oltre 1.000 km/s, è attesa per l’11 agosto, con un potenziale impatto geomagnetico il giorno successivo, il 12 agosto.

Il NOAA ha emesso previsioni per tempeste geomagnetiche di classe G2 tra il 10 e il 12 agosto, con la possibilità di tempeste più intense (classe G3) se tutte e quattro le CME dovessero colpire la Terra in rapida successione. Questo scenario potrebbe coincidere con il picco dello sciame meteorico delle Perseidi, creando una combinazione spettacolare di eventi celesti.

Impatti in Italia

Ma cosa succede quando queste espulsioni colpiscono la Terra? Questi fenomeni, conosciuti anche come tempeste geomagnetiche, possono causare disturbi nei sistemi di comunicazione, danni ai satelliti e perfino interferenze nelle reti elettriche. Inoltre, le particelle cariche possono intensificare le aurore boreali, rendendole visibili anche a latitudini insolite, come potrebbe accadere in Italia.

Nel nostro Paese, gli effetti potrebbero includere disturbi temporanei nelle telecomunicazioni e, sebbene raro, la possibilità di osservare aurore boreali nelle regioni settentrionali. Questo spettacolo naturale, solitamente visibile solo nelle zone polari, potrebbe fare la sua comparsa anche a latitudini più basse se le tempeste geomagnetiche si dimostrassero particolarmente intense.

Come accennato, gli esperti prevedono che queste espulsioni di massa coronale potrebbero raggiungere la Terra entro oggi, 12 agosto, con la possibilità di tempeste geomagnetiche moderate, ma non si esclude un’intensificazione. Per ora, non resta che tenere d’occhio il cielo e sperare in un fenomeno che, seppur raro, potrebbe regalare emozioni uniche anche a chi vive più a sud.

Non capita tutti i giorni di poter osservare aurore boreali dall’Italia, e se le condizioni saranno favorevoli, sarà un’occasione da non perdere.