Il Centro di Previsione del Meteo Spaziale (SWPC) della NOAA ha rilasciato un’avvertenza riguardante la possibilità che due o tre nubi di plasma solare si uniscano, formando una potente “CME cannibale“. Questo fenomeno si verifica quando una CME veloce raggiunge e ingloba una precedente più lenta, provocando tempeste geomagnetiche al momento del loro impatto con il campo magnetico terrestre.
Per la prima volta dal 2005, l’SWPC della NOAA ha emesso un’allerta per una tempesta di livello G4, classificata come grave. Questo livello indica che potrebbero verificarsi problemi significativi nella regolazione della tensione e impatti estesi sulle reti elettriche. Potrebbero verificarsi anche interruzioni nei sistemi di navigazione satellitare e radio a bassa frequenza, come il GPS, e problemi nelle operazioni dei veicoli spaziali.
La decisione di elevare l’allerta da un livello G2 (moderato) a G4 è stata motivata dall’attività incessante della grande macchia solare AR3664, che ha continuato a emettere CME verso la Terra. In seguito a un brillamento solare di classe X2.2, sono ora in movimento verso il nostro pianeta almeno quattro nubi di particelle. Queste informazioni sono state confermate dal sito SpaceWeather.com e dalle osservazioni del Solar and Heliospheric Observatory della NASA.
L’impatto della macchia solare AR3664
La macchia solare AR3664 si è espansa fino a raggiungere dimensioni quasi paragonabili a quelle della storica macchia solare di Carrington del 1859, estendendosi per quasi 200.000 km. L’Evento di Carrington è noto per aver causato intense tempeste geomagnetiche che danneggiarono le infrastrutture di telegrafia e generarono aurore visibili da posizioni geografiche estremamente ampie.
Nonostante la grandezza di AR3664 e le CME dirette verso noi, gli esperti ritengono che l’evento in corso non raggiungerà l’intensità della tempesta Carrington. Tuttavia, monitorare attentamente questa regione solare attiva rimane cruciale. Il meteo spaziale atteso aumenta le probabilità di osservare l’aurora boreale in diverse parti degli Stati Uniti, specialmente nel nord del Montana, Minnesota, Wisconsin e Nord Dakota. Inoltre, il recente brillamento solare di classe X ha provocato blackout radio a onde corte in Europa, inclusa l’Italia. Questi blackout sono il risultato dell’ionizzazione della parte superiore dell’atmosfera terrestre causata dall’intensa emissione di raggi X e radiazioni ultraviolette durante il brillamento.