Tempesta solare “cannibale” in corso: le conseguenze sulla Terra in questi giorni

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CME cannibale
©NASA SDO

Oggi, martedì 13 febbraio 2024, si registra l’apice di una tempesta solare di classe S2, un evento iniziato il giorno precedente a seguito di un’imponente eruzione sulla superficie solare, specificatamente dal suo lembo sudoccidentale. Questa eruzione ha proiettato verso il nostro pianeta una densa nube di protoni energetici, causando un’interruzione delle comunicazioni radio a onde corte. Tale fenomeno è stato dettagliatamente documentato e analizzato dal sito SpaceWeather.com, sotto la guida dell’astrofisico Tony Phillips.

Dallo scorso 7 febbraio, il Sole ha emanato una serie di espulsioni di massa coronale (CME), alcune delle quali sono previste per colpire la Terra questa settimana. Secondo le ultime simulazioni del Space Weather Prediction Center della NOAA, almeno tre di queste nubi di plasma solare sono in rotta di collisione con la Terra, con un impatto previsto proprio per oggi. Questa successione di CME potrebbe innescare tempeste geomagnetiche di classe G1-G2, rendendo possibile l’osservazione di aurore in latitudini elevate, come nell’Europa settentrionale, in Canada e negli Stati Uniti settentrionali, da Maine a Washington.

SpaceWeather.com ha inoltre sollevato la possibilità, seppur remota, che queste CME possano confluire in una singola “CME cannibale”, un fenomeno in cui una CME ad alta velocità assorbe quelle più lente che incontra sul suo cammino, amplificando così la propria intensità. Questo potrebbe portare a una tempesta geomagnetica di classe G3, con aurore visibili anche a medie latitudini.

Una tempesta solare di classe S2 rappresenta un evento di moderata intensità caratterizzato dall’emissione di una vasta quantità di particelle cariche dal Sole, spesso legate a CME. Questi fenomeni possono disturbare le comunicazioni radio e influenzare negativamente le operazioni dei satelliti in orbita terrestre, oltre a causare blackout radio nelle regioni polari e possibili interferenze nelle reti elettriche. Nonostante ciò, le tempeste solari di questa categoria non costituiscono un pericolo critico per la vita umana o le infrastrutture a terra.

Cos’è una CME cannibale e quali conseguenze ha sulla Terra

Il termine “CME cannibale” descrive un complesso processo di interazione tra una CME veloce, generata da un’esplosione solare, e altre CME più lente o instabili che incontra nel suo viaggio attraverso lo spazio interplanetario. Assorbendo materiale ed energia dalle CME più lente, la CME cannibale aumenta la propria intensità e impatto, potenzialmente generando forti tempeste geomagnetiche quando interagisce con il campo magnetico terrestre.

Le espulsioni di massa coronale sono esplosioni di plasma dalla corona solare che liberano nel sistema solare enormi quantità di particelle cariche. Questi eventi, particolarmente frequenti durante i periodi di massima attività solare, sono fondamentali per comprendere le dinamiche del nostro Sole e i loro effetti sul campo magnetico terrestre e sulle tecnologie umane.

Le tempeste geomagnetiche, causate dall’interazione tra particelle solari e il campo magnetico terrestre, possono variare in intensità e impatto. Classificate dalla NOAA in cinque categorie, da G1 (minore) a G5 (estremamente grave), queste tempeste possono andare da semplici disturbi nelle comunicazioni a veri e propri blackout estesi, danneggiando satelliti e rendendo visibili aurore anche in latitudini insolitamente basse.