Un filamento magnetico sul Sole è esploso il 25 giugno 2024, scagliando una massiccia espulsione di massa coronale (CME) verso la Terra. Questo evento si prevede colpirà il nostro pianeta il 28 giugno, generando una tempesta geomagnetica di classe G1.
Le tempeste geomagnetiche sono eventi causati dall’interazione tra il campo magnetico terrestre e il vento solare, composto da particelle cariche provenienti dal Sole. Quando queste particelle interagiscono con il campo magnetico terrestre, possono causare disturbi significativi nelle comunicazioni, nei sistemi di navigazione elettronica e nelle reti elettriche. La classificazione delle tempeste geomagnetiche varia da G1 a G5, con effetti che vanno da lievi a eccezionalmente gravi.
- G1: Effetti lievi, con possibili disturbi nelle operazioni satellitari e nelle comunicazioni ad alta frequenza, ma con basso rischio per le reti elettriche.
- G2: Effetti moderati, possono causare interruzioni nelle comunicazioni satellitari, aumentare la resistenza sui sistemi di navigazione GPS e generare instabilità nelle reti elettriche, specialmente a elevate latitudini.
- G3: Effetti significativi, con possibili blackout radio nelle regioni polari, disturbi nella navigazione GPS e potenziali danni temporanei alle reti elettriche.
- G4: Effetti gravi, possono causare blackout radio estesi, disturbi nella navigazione GPS e danni alle reti elettriche che portano a blackout su larga scala.
- G5: Effetti eccezionalmente gravi, con potenziale per danneggiare satelliti, disturbare le comunicazioni a livello globale, interrompere la navigazione GPS e provocare blackout generalizzati e prolungati nelle reti elettriche.
Che cos’è un filamento magnetico e come può influenzare la Terra
I filamenti sono lunghe strutture sottili di gas molto densi e freddi che si estendono sulla superficie del Sole. Formati da intensi campi magnetici solari, appaiono scuri perché sono più freddi delle regioni circostanti. Questi filamenti possono occasionalmente eruttare, lanciando materiale solare nello spazio. Il 25 giugno, un filamento situato nell’emisfero meridionale del Sole è esploso, generando una nube di plasma, conosciuta come espulsione di massa coronale (CME), che raggiungerà la Terra il 28 giugno.
L’espulsione di massa coronale (CME) e i suoi effetti
Un’espulsione di massa coronale è un’imponente emissione di plasma e campi magnetici dalla corona solare. Questo fenomeno è causato dal rilascio improvviso di energia magnetica accumulata, spesso dovuto all’attività delle macchie solari. Durante una CME, il campo magnetico solare si distorce e rilascia grandi quantità di materia carica, principalmente protoni ed elettroni, nello spazio interplanetario. Queste emissioni possono viaggiare a velocità variabili, da centinaia a migliaia di km/s, e quando raggiungono la Terra, possono interagire con il suo campo magnetico, causando tempeste geomagnetiche. Questi eventi possono influenzare le reti elettriche, i sistemi di comunicazione e i satelliti in orbita, e provocare spettacolari aurore polari.
Le tempeste geomagnetiche possono avere effetti gravi sulla nostra tecnologia e infrastrutture. Quando una CME impatta la Terra, può causare un aumento della corrente geomagnetica indotta (GIC), che può danneggiare i trasformatori nelle reti elettriche. Le particelle cariche accelerate dalle tempeste geomagnetiche possono anche disturbare i satelliti, alterando i loro percorsi e danneggiando i componenti elettronici.