Il 27 luglio 2024 potrebbe verificarsi una tempesta geomagnetica di classe G1 a causa dell’impatto di un’espulsione di massa coronale (CME) sulla Terra. Lo Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA ha osservato che questa CME, lanciata da un brillamento solare di classe C4.5 prodotto dalla macchia solare AR3751, potrebbe causare effetti minori sul nostro pianeta, sebbene la probabilità di impatti significativi sia considerata bassa.
I brillamenti solari sono potenti esplosioni di radiazione dovute al rilascio improvviso dell’energia magnetica accumulata nel Sole. Questi eventi si manifestano come brillamenti luminosi nelle regioni attive del Sole, caratterizzate da campi magnetici intensi.
Durante un brillamento solare, vengono emesse onde elettromagnetiche che coprono un ampio spettro di frequenze, dai raggi gamma e X fino alla luce visibile e alle onde radio. La loro intensità nei raggi X permette di classificarli in classi A, B, C, M e X, con ogni classe successiva che rappresenta un aumento di intensità di dieci volte rispetto alla precedente. Questi fenomeni possono influenzare la Terra, causando disturbi nelle comunicazioni radio e nei sistemi di navigazione, e rappresentano un rischio per astronauti e satelliti.
Espulsioni di massa coronale (CME): nubi di plasma nello spazio
Le espulsioni di massa coronale (CME) sono enormi nubi di plasma e campi magnetici che vengono espulse dalla corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole. Quando l’energia magnetica accumulata viene rilasciata improvvisamente, le particelle cariche vengono lanciate nello spazio interplanetario.
Le CME possono viaggiare a velocità di milioni di km/h e, se dirette verso la Terra, possono interagire con il campo magnetico terrestre. Questo può causare disturbi nelle comunicazioni satellitari, nelle reti elettriche e nei sistemi GPS, oltre a produrre spettacolari aurore boreali e australi.
Tempeste geomagnetiche: interazioni tra il vento solare e la magnetosfera terrestre
Le tempeste geomagnetiche sono perturbazioni temporanee del campo magnetico terrestre causate dall’interazione tra il vento solare e la magnetosfera terrestre. Quando una grande quantità di particelle cariche, spesso provenienti da un’espulsione di massa coronale (CME), impatta la Terra, si verificano queste tempeste.
La gravità di una tempesta geomagnetica viene classificata dallo SWPC della NOAA con una scala da G1 a G5. Una tempesta di livello G1 è considerata debole e può causare lievi fluttuazioni nelle reti elettriche e un’intensificazione delle aurore. Al contrario, una tempesta di livello G5 è classificata come estrema e può provocare gravi danni alle reti elettriche, blackout delle comunicazioni radio ad alta frequenza e dei sistemi di navigazione satellitare, oltre a notevoli aurore visibili a latitudini insolitamente basse.