Un gruppo di ricercatori giapponesi ha scoperto come modificare gli idrogel per incrementare la loro resistenza e renderli una possibile alternativa alla plastica in un futuro non troppo lontano.
Un gruppo di ricercatori giapponesi ha scoperto come modificare gli idrogel per incrementare la loro resistenza e renderli una possibile alternativa alla plastica in un futuro non troppo lontano.
Dimenticate il fruscio dei giornali in metro o delle pagine dei libri in biblioteca. Dimenticatelo perché la casa coreana LG Display, da anni in prima linea nello sviluppo di nuove tecnologie, ha presentato il suo ultimo prototipo di schermo flessibile.
Daizi Zheng, una giovane designer cinese che vive a Londra, ha progettato per Nokia un cellulare che si ricarica con la Coca Cola (o altra bevanda zuccherina). La batteria utilizza degli enzimi come catalizzatori e crea elettricità partendo dai carboidrati. Il processo genera ossigeno e acqua, quindi non crea problemi di smaltimento. Inoltre la “ricarica” dura tre o quattro volte di più che nelle normali batterie al litio.
Quando il telefono è scarico, basta riempire il serbatoio, posto sul retro, con una bibita e si riparte. In sostanza, questo bio-telefono è un po’ come il corpo umano: quando ha un “calo degli zuccheri”, deve mangiare, anzi bere, una bibita dolce. Io consiglierei acqua e zucchero, costa di meno ed è più ecologica.
Quando si parla di clonazione umana, bisogna distinguere fra quella finalizzata alla riproduzione di un individuo, e quella che mira ad ottenere cellule staminali embrionali da utilizzare nella ricerca o nelle terapie. Il metodo è sostanzialmente lo stesso, ma lo scopo e le implicazioni etiche sono profondamente differenti.
Il mondo scientifico, comunque, consapevole delle problematiche etiche e morali che questi esperimenti comportano, ha trovato nuove strade per reperire le cellule staminali. Per adesso ci sono tre alternative: prelevarle dal midollo osseo degli adulti, dal sangue placentare, o attraverso il ringiovanimento di cellule adulte.
Un cellulare flessibile ed intelligente. Non è ancora realtà ma presto potrebbe esserlo. È stato appena depositato da Nokia un brevetto che promette cose mai viste su un telefonino.
Morph, il concept phone presentato dalla casa finlandese insieme all'Università di Cambridge qualche anno fa, aveva già aperto la strada alle attuali ricerche. Ma le nanotecnologie e i nuovi schermi OLED hanno fatto di più.
Cosa sarebbe Facebook senza le sue innumerevoli applicazioni? Un buon prodotto ma è certo che gli utenti ci passerebbero meno tempo e che l'esperienza finale non sarebbe altrettanto ricca e coinvolgente.
Lo stesso vale per iPhone, dove l'App Store ha contribuito non poco al successo del melafonino. Pensiamo ora alle potenzialità inespresse di queste due piattaforme. Quale tipologia di contentuto, che potrebbe portare una valanga di entrate, ancora non ha fatto la propria comparsa? Il porno.
Il Biotechnology Journal rivela che, presso la University of Natural Resources and Applied Life Science di Vienna, un team di ricercatori ha sviluppato una nuova tecnica per produrre i vaccini dell’l’influenza A H1N1, basandosi su cellule di insetto. Questo nuovo procedimento è molto più veloce di quello tradizionale che utilizza le uova. La lotta alle pandemie, quindi, avrà un’arma in più: la velocità.
Come ha spiegato Florian Krammer, coautore della ricerca, i vaccini prodotti con uova embrionate di pollo, sono sufficienti per combattere i ceppi di influenza stagionale. Ma, a causa della limitata offerta di uova, potrebbero non riuscire a contrastare pandemie dalla velocissima diffusione.
Una decisione rivoluzionaria quanto discutibile è stata recentemente adottata in Cina. La disposizione sotto i riflettori è, in quest’occasione, l’apertura alla vendita del riso geneticamente modificato: il Paese della Grande Muraglia diventa infatti il primo a consentire, sul proprio territorio, la coltivazione per fini commerciali di diverse varietà del cosiddetto Green Super Rice.
L'autorizzazione concessa prevede che la vendita possa essere messa in atto entro i prossimi due anni, non appena sarà ottenuto un tipo di riso che possa crescere in terreni solitamente improduttivi, che resista alla siccità ed agli attacchi di insetti e parassiti, e che produca chicchi dall’alto valore nutrizionale.