Windows 8, lanciato sul mercato lo scorso 26 ottobre, non ha ottenuto i risultati sperati. Così Microsoft sta facendo retromarcia, apportando modifiche al sistema operativo, con un aggiornamento che ha chiamato ‘Windows Blue’. Il colosso informatico cerca in questo modo di rispondere alle critiche di molti utenti, che hanno mostrato difficoltà nell’utilizzo del software.
Le licenze vendute sembrano in effetti ben al di sotto delle aspettative. "Il mondo sta cambiando, e lo sta facendo velocemente, e per dirla in modo franco anche noi non abbiamo ottenuto tutto quello che abbiamo sperato al primo rilascio del sistema operativo” ha ammesso Tami Reller, co-responsabile del business Windows di Microsoft. Ha poi aggiunto a questo proposito che Microsoft prevede di fornire maggiori dettagli sul prodotto nelle prossime settimane.
Analisti di mercato hanno ipotizzato che la società modificherà uno dei punti “caldi” che hanno portato critiche e lamentele: la schermata iniziale di Windows 8 è infatti molto simile a quella dei sistemi operativi per dispositivi mobili, pensata dunque più per un utilizzo touch del prodotto. Questo ha creato non pochi problemi agli utenti, abituati a gestire computer fissi con mouse e tastiera.
Il sistema operativo, d’altronde, ha già una sua versione per tablet, Windows RT, che, per esigenze di memoria, è di fatto una versione semplificata e alleggerita dell’originale, il quale sembra addirittura indietro rispetto allo storico Windows XP, lanciato da Microsoft nel 2001.
Non abbiamo, comunque, i dettagli ufficiali degli aggiornamenti, ma la Reller ha sottolineato come Microsoft stia lavorando per aiutare le persone ad abituarsi ad un software radicalmente rinnovato, sviluppando applicazioni segnalate come preferite dagli utenti. In questo modo l’azienda cerca di venire incontro alle esigenze dei clienti, in modo da recuperare terreno su quello che sembra, stando così le cose, un vero e proprio flop.
Sembra comunque che un primo update sarà già disponibile a giugno, mentre il definitivo entro la fine dell’anno.
Roberta De Carolis
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