
Un ghepardo robot, formato cucciolo, che corre come un gatto. A dare forma al nuovo dispositivo robotico a quattro zampe è stato l'EPFL Biorobotics Laboratory (Biorob). Grazie alle sue zampe, il cui design riproduce fedelmente la morfologia felina, il piccolo ghepardo robot ha le stesse caratteristiche del suo modello in carne ed ossa: è piccolo, leggero e veloce.

Avete bisogno di compagnia? Non avete un cane o un gatto ai quali rivolgere attenzioni e coccole? Basta “adottare” BlabDroid. È un semplice robot. Di cartone, ma con un “cervello” elettronico di tutto rispetto. Ed è in grado di ascoltare qualsiasi vostra confidenza.

Il mondo è stracolmo di piccoli robot realizzati con Arduino, il framework open source che permette la prototipazione rapida e l'apprendimento veloce dei principi fondamentali dell'elettronica. Ma il loro assemblaggio può risultare complicato se non si ha una certa familiarità con la programmazione.

A consegnare la pizza, in futuro, non saranno più gli esseri umani ma i robot. Che sia imminente oppure no, la soluzione è stata offerta alle pizzeria dalla società Domino che ha realizzato un prototipo perfettamente funzionante di drone in grado di portare a casa la pizza a chi la richiede.

il pallino della scienza, ma oggi ancora "fanta". Controllare gli oggetti con la mente: un varco verso il futuro, aperto da un'equipe di ricercatori dell'Università del Minnesota che in un piccolo laboratorio di biomedica è riuscita a far volare un mini-drone con la sola forza del pensiero.

Un mini-drone intelligente nelle vesti di un cane da guardia: ti segue a distanza di sicurezza, traccia i tuoi movimenti, in un certo senso diventa il tuo alter ego, fatto di chip e programmazione.

I robot nel nostro futuro? Sempre più presenti. Basta guardarsi in giro per rendersene conto. Queste macchine robotizzate compaiono sempre più spesso nei lavori quotidiani, una volta a completo appannaggio dell'uomo. Robot calciatori, cyborg prostitute, macchine robotiche in campo medico, droni specializzati in operazioni a rischio. In ogni campo, insomma, il robot ha solo da imparare dall'uomo. Una “guerra”, dunque, ancora aperta.

Le distrofie muscolari di Duchenne (Dmd) e di Becker (Dmb) sono due varianti, rispettivamente più e meno grave, della stessa malattia neuromuscolare caratterizzata dall’assenza, carenza o alterazione di una proteina chiamata distrofina. Queste condizioni portano a degenerazione del tessuto muscolare e quindi alla progressiva perdita di forza e riduzione delle abilità motorie.