Obiettivo: colonizzare Marte (forse). La Nasa in collaborazione con quattro università, tre americane e una scozzese, sta sviluppando un tipo di robot che potrebbe arrivare ad esplorare le zone più remote del Pianeta rosso.
I robot umanoidi, in tutto e per tutto simili a delle figure umane, dovrebbero avere un 1.80 di altezza e un peso che si aggira attorno ai 125 chilogrammi. L’idea è quella di inviare il robot come una sorta di esploratore che studi l’habitat di Marte e prepari in un certo senso l’arrivo degli astronauti.
Uno dei quattro robot è stato soprannominato ValKyrie, è alimentato, come gli altri, da energia elettrica collegata direttamente dalla cintura, ha oltre 200 sensori e sulla testa una coppia di telecamere collegate agli occhi.
poi dotato di infrarossi e all’interno della visiera ha un laser; altre telecamere sono nelle mani e nei piedi, insomma ogni movimento viene ripreso da diverse angolazioni. La distanza tra la Terra e Marte impone che il robot sia perfetto e autonomo nelle sue azioni, poiché sarebbe impossibile una riparazione d’emergenza.
Val dovrebbe essere inviato sul Pianeta rosso prima della spedizione degli astronauti prevista nel 2030. Nel frattempo, dunque, si cerca di costruire un codice informatico che renderà i quattro robot utili negli ambienti ostili.
Un prototipo di questo robot era stato costruito dalla Nasa in occasione di un concorso di robotica organizzato dall’Advanced Research Projects Agency degli Stati Uniti, ma adesso la missione è ben più ardua: nessuna sfilata, si parte per colonizzare Marte.
Dominella Trunfio
Foto: Elise Amendola / Associated Press
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