In mostra a Tokyo due nuovi robot realizzati per replicare fedelmente le fattezze e i comportamenti degli essere umani. Hanno i volti di due donne di origine asiatica, si muovono come gli umani e parlano in modo naturale, ma sotto la loro pelle sintetica ci sono microchip e cavi elettrici.
Si chiamano Kodomoroid (letteralmente androide bambino) e Otonaroid (androide adulto) e sono stati presentati al National Museum of Emerging Science and Innovation di Tokyo, all’interno della nuova esibizione “Android: What is Human?”.
Durante la dimostrazione hanno svolto alcuni compiti tipici di un giornalista televisivo, riportando notizie ed intervistando il loro creatore: Hiroshi Ishiguro, professore presso il dipartimento System Innovation all'Università di Osaka, che ha dedicato gli ultimi 20 anni della sua vita allo sviluppo di robot.
I responsabili del progetto hanno previsto la possibilità di farle parlare in lingue differenti, variando all’occorrenza anche il tono della voce, muovendo mani, braccia, collo e labbra per imitare la gestualità umana. Ciò che colpisce, infatti, è soprattutto la cura usata nel plasmare ogni più piccolo dettaglio del viso, rendendolo molto simile al volto umano.
Le braccia possono essere mosse per mimare un comportamento umano, anche se non dispongono di una vera utilità: i due robot, infatti, sono progettati per adempiere compiti che non richiedano movimento.
Lasciando da parte quesiti di natura etica e filosofica, possiamo attenderci un impiego sempre maggiore di robot negli ambiti più svariati, fino al giorno in cui non riusciremo più a notare la differenza tra loro e noi.
Arturo Carlino
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