Alcuni bar usano nomi intriganti solo per attirare i loro clienti, ma il Robot Bar & Lounge, a Ilmenau, Germania, è davvero all'altezza del suo nome. Non solo grazie all'arredamento super-tecnologico, ma anche grazie a un un barman umanoide che prepara drink per i clienti.
Il robot si chiama Carl ed è stato sviluppato dall'ingegnere meccatronico Ben Schaefer proprietario di un'azienda di androidi. in grado di preparare diversi cocktail e di interagire con i clienti del locale scambiando semplici frasi.
Il locale ha aperto qualche mese fa ma è gia estremamente popolare nella zona. Schaefer, dal canto suo, ha tuttavia ammesso che, nonostante siano stati fatti molti progressi nel campo dell’intelligenza artificiale robotica, questa è ancora in una fase prematura.
L’ingegnere sostiene che piazzare un robot in un ambiente dove può interagire con gli esseri umani è molto più costruttivo che tenerlo in un laboratorio, in quanto è più semplice testare la sua programmazione e apportare miglioramenti.
Il suo obiettivo, spiega, "è avvicinare i robot agli esseri umani, provando che i film di fantascienza non sono poi così “fantastici”.
Finora Carl si sta guadagnando lo stipendio e sta facendo un ottimo lavoro. Purtroppo, le sue capacità di riconoscimento vocale e di comunicazione sono tuttora molto limitate. Per evitare pasticci dietro la barra ed evitare che gli cada il vassoio pieno di coktail dalle mani, Carl è stato dotato di una cintura di sensori.
L'innovazione, dunque, sbarca anche nel settore della ristoriazione. Prima di Carl, solo lo scorso anno, l’azienda americana FutureBots (Florida) aveva infatti già pensato K.A.T.E., acronimo di“Kids Avatar Teacher and Entertainer”. Insomma un'autentica baby-sitter progettata per i bambini dei militari americani, impegnati in lontanissime zone di guerra.
E poi e-David, il piccolo robot con l'hobby della pittura: una macchina capace di utilizzare un feedback visivo per creare diversi tipi di dipinti. Il robot, infatti, è dotato di una serie di strumenti necessari per dipingere. Tra questi, cinque diversi pennelli, un archivio di colori con 24 diverse sfumature, una serie di pennelli che possono essere puliti e utilizzati per la distribuzione del colore con precisione sulla tela.
Augusto Rubei
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