Realtà virtuale: il futuro targato Facebook, Sony ed Apple

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Facebook, Sony ed Apple: tutti uniti dalla realtà virtuale: matrimoni in parte già celebrati, quello di Facebook con l’acquisto di Oculus VR, la start up di Oculus Rift, e che ora si preparano a dare i primi frutti. Un mercato, quello della realtà virtuale, troppo ghiotto perché giganti come questi restino a guardare.

Lo scorso martedì 17 febbraio, durante la conferenza Code/Media in California, il Chief Product Officer del noto social network, Chris Cox, ha rivelato le ambizioni di Facebook nel campo e ha sottolineato come lo staff sia già a lavoro per raggiungerle. Ma Apple e Sony non intendono restare indietro.

“Voglio dire, la realtà virtuale è piuttosto interessanteha spiegato in particolare Cox - Stiamo lavorando su applicazioni adeguate in tal senso. […] Ti rendi conto, quando ci sei dentro, che si sta guardando al futuro, e che il tutto sta diventando impressionante. Quando sei in Facebook, stai solo inviando pezzi di esperienza, una foto, un video, un pensiero, mentre con la realtà virtuale ci potrebbe essere l’invio di un quadro più completo.

L’idea precisa ovviamente non è stata rivelata, ma il Chief Product Officer ha precisato che, se le cose andranno in porto, gli utenti saranno in grado di inserire e condividere contenuti di realtà virtuale, esattamente, o quasi, come attualmente si condividono foto, video e pensieri. Da qui il concetto di “quadro completo” di Cox. Virtuale, ma completo.

In realtà Facebook aveva già iniziato ad usare Oculus VR per entrare nel mondo della realtà virtuale. La start up americana, dopo l’acquisto di Zuckerberg, era infatti sbarcata al cinema presentando al Sundance Film Festival degli Stati Uniti il suo primo cortometraggio e la nuova divisione, Oculus Story Studio, che produrrà film basati sulla realtà virtuale.

Google Glass mente

Ma i progetti ora sono più in grande. La realtà virtuale al cinema è un utilizzo passivo, ben lontano dagli obiettivi 2.0 di Facebook. Il salto previsto è simile a quello che si è registrato quando dalle pagine web statiche si è passate a quelle dinamiche, con le quali l’utente poteva interagire, per esempio commentando. Ma forse più ambizioso.

Analogamente ambiziosa sembra essere Apple: un recente brevetto della Mela sembrerebbe indicare le intenzioni di Cupertino: il patent descrive infatti un visorè da indossare come un paio di occhiali e in cui inserire l’iPhone, che farebbe così da schermo per la realtà virtuale.

Per quanto riguarda Sony, invece, i suoi smart glasses, diretti concorrenti dei Google Glass, saranno realmente in vendita fra un mese in 10 paesi, Italia compresa. Il dispositivo funziona abbinato a un controller, a sua volta collegato via cavo, che si potrà posizionare su giacche e camicie come una spilla.

La realtà virtuale punta a diventare dunque parte di noi, attori e registi di questo mondo che mira ad assottigliare sempre di più la distinzione dalla realtà. Quella vera.

Roberta De Carolis

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