Quanti hanno familiarità con lamoda stampata in 3D, non troveranno del tutto inconsueto vedere abiti creati proprio grazie a questo nuova tecnologia. Non più cuciture o merletti, ma disegni ricavati dalla fantasia dello stilista e poi riprodotto dalla stampa 3D.
L'idea si deve al brand Nervous System che, circa un anno fa, ha annunciato lo sviluppo di un nuovo metodo di progettazione e produzione denominato Kinematics. Questa tecnica è stata destinata sia ad affrontare i problemi relativi al movimento e al comfort degli abiti stampati in modo tridimensionale, nonché portare avanti l'evoluzione della loro progettazione e produzione.
Creando una collana fatta di singoli pezzi incernierati, in grado di essere piegati e sviluppati prima della stampa digitale, Nervous System fabbrica un oggetto superiore al volume precedentemente impostato dai dati immessi nella stampante. Una forma di stampa 4D, dunque, per gli oggetti realizzati con Kinematics che realizza interi abiti, dalle fogge più diverse e dalle dimensioni più varie.
Lo studio di design aveva accennato ad eventuali applicazioni di questa tecnologia, ma fino ad oggi non era stato ancora dimostrato fino a che punto Kinematics potesse spingersi. Almeno fino a quando Nervous System non ha presentato un abito in 4D, il cui risultato è stato davvero sorprendente e mozzafiato, tanto che nemmeno al MoMa, il Museo di Arte Moderna di New York, poteva sfuggire.
L'abito Kinematics, composto da 2.279 unità, pannelli triangolari uniti tra loro da 3.316 cerniere, è stato fabbricato in un unico pezzo dal marchio Shapeways di New York City. Il vestito in nylon, insieme al software utilizzato per crearlo esso, è stato acquisito dal MoMa per entrare a far parte della collezione permanente.
A differenza dei precedenti capi stampati in 3D, questo abito tridimensionale è scorrevole e flessibile. E, al contrario del tradizionale tessuto, il materiale utilizzato non è uniforme ma, come la stessa Nervous System spiega sul proprio blogpost, "varia in rigidità, drappeggio, flessibilità e porosità". La grande evoluzione, tuttavia, sta nel fatto che non vi è alcun segno di cucitura nella fabbricazione di questo vestito. “I corpi sono di tre dimensioni, ma l'abbigliamento è tradizionalmente realizzato in materiale liscio che viene tagliato e messo insieme. Al contrario, gli indumenti Kinematiks sono creati in 3D, direttamente dalle scansioni del corpo e non richiedono alcun assemblaggio”, si legge ancora sul sito. “Ci avvaliamo di una strategia di piegatura intelligente per comprimere i capi in forma più piccola per una fabbricazione efficiente. Piegando i capi prima di stamparli, possiamo sviluppare strutture complesse più grandi di una stampante 3D, che si dispiegano nella forma desiderata automaticamente”.
Ma non è tutto. Con Kinematics Cloth, la moda approda su un'applicazione. L'app implementa la tecnologia di modellazione del corpo, in modo da poter generare un modello che assomiglia più o meno al proprio aspetto e corporatura. Completamente intuitiva, Kinematics Cloth consente di modificare la sagoma del vestito, così come i singoli triangoli che compongono tutte le sue parti. Come dire che ognuno diventa stilista di sé stesso.
Federica Vitale
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