Pizza e auto Made in Italy: a Roma si stampano in 3D

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Made in Italy in 3D: tra un'auto e una pizza tridimensionali italiani (e molto altro), prende il via oggi a Roma la seconda edizione della Maker Faire, dove faranno sfoggio delle loro creazioni anche gli "artigiani digitali" nostrani.

Nei 70mila metri quadrati di esposizione al Parco della musica, il Made in Italy, infatti, condividerà lo spazio con oltre 500 invenzioni provenienti da tutto il mondo. La creatività italiana avrà così uno spazio espositivo tutto suo ed è lì che si celebreranno i 50 anni di innovazioni italiane partendo dal primo personal computer della storia, il "Programma 101", creato da Olivetti. La mostra, che per il taglio del nastro ha chiamato l'astronauta Samantha Cristoforetti, si chiama "Make in Italy" ed è stata organizzata dalla Make in Italy cdb, la fondazione che vede Carlo De Benedetti come presidente onorario e che è presieduta dal co-fondatore del progetto Arduino, Massimo Banzi, insieme al co-presidente Riccardo Luna.

AUTO 3D - Michele Anoè ha progettato nella sua casa di Torino la prima auto stampata in 3D, la "Strati", e ha vinto un concorso mondiale, vedendo la sua opera realizzata all'International Manufacturing Show di Chicago del mese scorso, sbaragliando la concorrenza di oltre 200 progetti provenienti da 30 paesi diversi. L'intera carrozzeria della macchina esce come un unico pezzo da una stampante 3D e sarà un auto vera e funzionante, con il motore elettrico di una Renault.

PIZZA 3DAnjar Contractor, invece, ingegnere meccanico proveniente dal Texas, dalle stampanti 3D crea una pizza. Invenzione, questa, che gli è valsa un finanziamento della Nasa, interessata a un prototipo si stampante che sforni cibo per gli astronauti.

"Ho iniziato dagli ingredienti base: il pomodoro, la mozzarella e la farina. Li ho inseriti ognuno in una cartuccia di questa speciale stampante che ho inventato. Poi c'è un contenitore dove vengono mixati fino a che la stampante non li spinge in una piattaforma per la cottura. Spiega Contractor. "Quando invitavo amici per una pizza a casa, eravamo costretti a mangiare tutti la stessa. Adesso, invece, possiamo personalizzare la pizza adattandola alla dieta o alle esigenze nutritive di ciascuno; basta dosare gli ingredienti o cambiarli. E poi, non è detto che io voglio mangiarla tutta; se non ho molta fame, con questo sistema posso stamparne una fetta, per esempio. Posso anche condividere la mia ricetta mettendola in rete e rendendola scaricabile".

Dalla cuffia per guidare con il pensiero all'asciugacapelli che scatta selfie mentre asciuga i capelli, fino alla trachea stampata in un neonato di sei settimane: le vie della stampa tridimensionale sono davvero infinite e possono anche essere usate in campo medico e salvare così la vita. E non solo: gli esperti sono convinti che le stampe 3D apriranno un futuro anche ai più giovani, rivoluzionando del tutto la moderna tecnologia.

Germana Carillo

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