Creato il primo prototipo di stampante 3D in grado di stampare una pizza intera. L'obiettivo è quello di consentire agli astronauti di gustare la pizza ovunque nello spazio.
Era l'anno scorso quando la Nasa mise a disposizione un assegno di ricerca per sviluppare un prototipo di stampante 3D in grado di creare del cibo. E furono 125mila i dollari offerti dall'Agenzia spaziale americana alla Systems and Materials Research Corporation (SMRC), con sede a Austin.
Oggi, l'ingegnere senior del progetto, Anjan Contractor, intende perfezionare la pizza e renderla commestibile. La stampante ha tra beccucci per la pasta, il ketchup e il formaggio (non si tratta esattamente dei condimenti tradizionali, ma un insieme di proteine, derivanti da animali, latte o verdure) e, secondo quanto racconta Contractor, ci vuole poco più di un'ora per cucinare la pizza.
Non sarà proprio l'eccellenza che siamo abituati a gustare, né di sapore né d'aspetto, ma questo semplice alimento potrà un giorno sostituire i cibi in scatola e i liofilizzati che gli astronauti attualmente mangiano nello spazio.
Germana Carillo
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