Barilla: una stampante 3D ci preparerà la pasta

pasta 3D

Pasta in 3D: dopo la pizza, pare sia l'ultima frontiera del cibo in stampa 3D. L'azienda olandese TNO e Barilla, infatti, starebbero collaborando da qualche tempo alla realizzazione di una stampante 3D in grado di creare pasta di ogni forma.

L'utilizzo? Come spiega Kjeld van Bommel, Project Leader di TNO, questo nuovo strumento potrebbe essere usato nei ristoranti per consentire ai clienti di scegliere direttamente la forma della pasta che vogliono mangiare, anche solo fornendo una foto contenuta, ad esempio, all'interno di una chiavetta USB.

Molte delle informazioni sono ancora top secret, ma quel che è certo è che l'obiettivo sarà creare 15/20 pezzi di pasta in soli due minuti.

Non è la prima volta, si sa, che si pensa di produrre cibo in 3D. La Nasa ha già lavorato sul cibo 3D per lungo tempo, mentre molte altre aziende hanno realizzato dei video promo per dimostrare come questo sia un lavoro realizzabile.

La stampante 3D. Capace di costruire un oggetto reale riunendo diverso materiale secondo un disegno in tre dimensioni, realizzato con software CAD, negli States paghi circa 1000 dollari e ne hai una in grado di realizzare piccoli oggetti fino a 15 centimetri, come la Replicator Mini. Ma ne esistono anche in grado di realizzare oggetti con dimensioni di 20x25x15 centimetri ad una risoluzione di 100 micron o di 30 x 30 x 45,7 centimetri che creano componenti per costruire altre stampanti. In Italia, è in vendita la Hamlet 3DX100, che stampa oggetti con dimensioni fino a 225x145x150 mm, al prezzo di circa 1500 euro.

Germana Carillo

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