Non solo pizze, la stampa 3D costruirà anche gli aerei. È l'additive manufacturing, la nuova frontiera della tecnologia portata avanti da Avio Areo, che ha appena inaugurato a Cameri (Novara) uno degli stabilimenti più grandi al mondo.
Cos'è l'additive manufacturing? Tale tecnologia, meglio nota come stampa 3D, permette di realizzare un oggetto partendo da un modello digitale attraverso l’aggregazione di polveri di speciali leghe metalliche.
Ne esistono numerosi esempi che abbracciano diversi campi, dalla chirurgia all'alimentazione ma adesso la stampa 3D guarda al settore dell'aviazione. I vantaggi sono numerosi partendo dalla riduzione dei pesi con un conseguente risparmio nei consumi e minori emissioni. Altrettanto importante è la riduzione dei tempi di produzione dei componenti che utilizzano leghe metalliche sempre più innovative e resistenti.
Ad esempio, spiega Avio Aero che produrre un iniettore combustore di un motore aeronautico con la tecnologia tradizionale comporta saldare componenti realizzati separatamente partendo da microfusioni, mentre con la tecnologia additive l’iniettore viene realizzato direttamente in un unico pezzo.
Alla base due sistemi. Da una parte l'EBM (Electron Beam Melting), che utilizza un fascio di elettroni nel processo di fusione delle polveri costituite da leghe di TiAl, materiali intermetallici formati in prevalenza da titanio e alluminio. Dall'altra la DMLS (Direct Metal Laser Sintering) che consiste nell’utilizzo di un raggio laser per la fusione delle polveri metalliche.
“Nell’industria aeronautica poter contare su una nuova tecnologia significa aver creduto e investito per anni in un processo di ricerca e sviluppo”, ha detto Riccardo Procacci, Amministratore Delegato di Avio Aero. “Grazie a questo oggi Avio Aero compie un ulteriore passo in avanti nella progettazione e produzione di componenti che voleranno nei motori aeronautici del futuro, sempre più performanti, silenziosi e con minori emissioni”.
Francesca Mancuso
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