Cambio di rotta per il re del cyberlocker Kim Dotcom, l'imprenditore tedesco fondatore ed ex proprietario di Megaupload, che in linea con le restrizioni imposte dal governo americano ha deciso di non sostenere la libera circolazione dei download che illustrano i passi per una realizzazione ''fai da te'' della 'Liberator', la prima pistola in plastica creata da una stampante in 3D che spara come una normale arma convenzionale.
A pochi giorni dalla loro pubblicazione sul sito dell'azienda no-profit texana Defense Distribuited e dalla successiva rimozione ordinata dal dipartimento di Stato Usa, Dotcom ha infatti deciso di scansare la sua passione per le armi chiedendo agli amministratori di Mega di cancellare dal sito qualsiasi link che possa ricondurre al progetto 'Liberator'.
''Penso che sia una minaccia seria alla sicurezza della comunita'. Penso che sia spaventoso che chiunque puo' essere in grado di stamparsi pistole che non possono neppure venire rilevate dai metal detector. Tutti - ha spiegato il boss del file hosting - dovrebbero esserne preoccupati''.
Una posizione giunta all'indomani dell'impennata di download registrata soprattutto negli Stati Uniti, poi Spagna e Brasile. Centinaia di migliaia di internauti, a poche ore da un video diffuso dalla Defcad che dimostrava l'efficacia dell'arma, si erano catapultati in rete alla ricerca del progetto di realizzazione. Una sorta di libretto delle istruzioni scaricato in poche ore almeno 100 mila volte e finito in breve tempo persino su YouTube.
Una rincorsa culminata poi con l'altola' del Pentagono, secondo cui la pistola, composta da 16 pezzi di plastica termoresistente e invisibile ai metal detector, viola alcune leggi sull'esportazione delle armi.
Il tutto, mentre la potente lobby Nra ha chiuso la sua convention nazionale di Houston con una giornata della gioventu', dedicata ai baby tiratori, durante la quale bambini di 5-10 anni hanno avuto a disposizione molte postazioni per imparare a sparare.
Augusto Rubei
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