
Questa estate, non trascurate tablet e smartphone. Tra asciugamano e prodotti solari, il rischio di rovinarli non è poi così improbabile. E, siccome non rinunciamo ai nostri fidi dispositivi elettronici nemmeno in spiaggia, è bene seguire alcune accortezze per non rovinarli e tornare poi dalle vacanze più depressi di quando siamo partiti.

La data ufficiale del lancio potrebbe essere il 9 settembre. L'iPhone 6 tra poco più di un mese uscirà allo scoperto. Apple ha programmato un evento di grande importanza per martedì 9 settembre.

Microsoft segue Sony e punta forte sul #selfie: secondo indiscrezioni, il colosso di Redmond starebbe per lanciare Superman, il Selfie Phone targato Lumia. Sarebbe stato Stephen Elop in persona a mostrarlo durante un meeting aziendale. Il telefono uscirebbe insieme ad un altro dispositivo di fascia alta dal nome in codice ‘Tesla’.
Arriva l'iPhone 6? E quindi anche il suo rivale: il Samsung Galaxy S5 Alpha, secondo indiscrezioni, è a sua volta sulla griglia di partenza. Il dispositivo, che per anticipare Apple potrebbe essere messo in cantiere per il mese di agosto, avrebbe caratteristiche miste tra l’ultimo Note e il Galaxy S5.

iPhone 6, la produzione di massa inizierà questa settimana. Ad annunciarlo è stata Foxconn, la società che fornisce componenti ad Apple. L'avvio della produzione dello smartphone di sesta generazione è stato reso noto dall'Economic Daily.

Snapback è una startup tutta italiana che sta facendo molto parlare di sé. Il motivo è molto semplice: i sei trentenni che ne fanno parte stanno lavorando a una tecnologia del futuro, una di quelle che fa gola a tutti i colossi dell'hi-tech.

Ormai quasi ogni aspetto della produzione musicale viene realizzato in digitale, ed è pieno di software che permettono di creare suoni, registrarli e mescolarli. Quello che manca, molto spesso, è il contatto diretto su questi macchinari, la sensazione di spostare fisicamente un cursore e sentirne gli effetti.

Un iPhone 6 assemblato dai robot nei piani di Apple? Possibile che sia così, almeno stando alle indiscrezioni che sono apparse su alcuni portali cinesi, che citano fonti interne. Niente più esseri umani sulle catene di montaggio dunque, ma dispositivi automatici. Foxconn potrebbe dunque rispondere così alle critiche sullo sfruttamento del personale che l’hanno travolta in passato?