Snapback è una startup tutta italiana che sta facendo molto parlare di sé. Il motivo è molto semplice: i sei trentenni che ne fanno parte stanno lavorando a una tecnologia del futuro, una di quelle che fa gola a tutti i colossi dell'hi-tech.
Immaginate di cambiare pagina web scorrendo col dito come fate su un touchscreen, ma senza toccare nulla. Oppure usare le dita per stringere e allargare immagini, navigare sul web, ritoccare foto, senza fisicamente utilizzare alcun tipo di strumento. Stiamo parlando di "touchless", ovvero quella tecnologia che permette di interagire con propri dispositivi a gesti, senza doverli toccarli.
“Vogliamo sfruttare tutte le potenzialità dei dispositivi smart e vogliamo cambiare il modo con cui gli utenti interagiscono con essi”, raccontano i fondatori di Snapback: “ogni device è dotato di una decina di sensori tra cui il microfono, la telecamera, sensori di movimento e di prossimità e il nostro software funziona combinando tutti questi sensori, attivandoli man mano che vengono utilizzati, così non si ha il bisogno di dispositivi aggiuntivi e si ha un risparmio della batteria del 30%”.
La startup esiste da poco più di quattro mesi ma ha già creato una versione Beta che consente – senza toccare lo schermo – di navigare tra le schede delle app, cambiare traccia, mettere in pausa e alzare il volume di una canzone, scattare una foto, sfogliare le slide di una presentazione semplicemente schioccando le dita e mandare un'email con un soffio.
Come in Minority Report insomma, ma con alcune differenza significative: quel futuro era distante, fantascientifico e molto costoso, questo futuro invece è prossimo ed economico.
Arturo Carlino
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