
Il mantello dell'invisibilità potrà essere creato semplicemente usando una stampante 3D. La notizia viene ancora una volta dalla Duke University, dove da tempo si lavora ai meta-materiali e alla creazione del mantello invisibile, finora più vicino al mondo della fantascienza che a quello della scienza.

Non è magia, solo scienza. Il mantello dell'invisibilità esiste davvero. Di certo non potrà nascondere un uomo, almeno adesso, ma può far sparire una barra lunga 18 centrimetri.

Le batterie degli smartphone del futuro potrebbero diventare elastiche. Alla Northwestern University il primo dispositivo agli ioni di litio flessibile, ma al tempo stesso capace di fornire energia, allungandosi oltre il 300% delle dimensioni iniziali.

I ricercatori hanno riprodotto le proteine adesive generate dalle cozze per creare una specie di colla che possa essere utilizzata in condizioni e in situazioni in cui la superficie sia bagnata e salata. Secondo gli scienziati, questa caratteristica rende la colla ideale per la riparazione e la ricostruzione di un tessuto danneggiato.

Tra tutte le potenzialità dei computer del futuro, la flessibilità non era stata contemplata, eppure Ibm sta lavorando proprio a questo progetto: i ricercatori del centro East Fishkill e del College of Nanoscale Science and Engineering a Albany (Usa) hanno sviluppato un materiale flessibile che in futuro potrebbe essere utilizzato per la produzione di massa di chip.

Il diamante - si sa – è uno dei materiali più duri esistenti sulla Terra. Ciononostante una delle sfide più difficili e allo stesso tempo interessanti per gli scienziati di tutto il mondo è scoprire e testare nuovi materiali e vedere se ne esistono di ancora più resistenti.

Un team di ricercatori del MIT's David H. Koch Institute for Integrative Cancer Research ha sviluppato una nuova pellicola in polimeri in grado di generare energia dal vapore acqueo. Composto da due pellicole polimeriche, il materiale si accartoccia su se stesso in presenza anche di piccole tracce di acqua evaporata, aprendo così la strada allo sviluppo di nuovi tipi di muscoli artificiali per il controllo di arti robotici o per l'alimentazione di dispositivi micro e nanoscopici.

Il cromo è un metallo particolarmente resistente alla corrosione ed è usato sin dal 1800 soprattutto nell'industria chimica e metallurgica e come componente di vernici e pigmenti. Viene applicato attraverso un procedimento conosciuto e utilizzato da molti anni che sfrutta la capacita dei cromati di inibire l’azione corrosiva nei metalli attraverso l'applicazione di un sottilissimo film sulle superfici da trattare attraverso la deposizione elettrolitica.