
Batterie totalmente al litio, senza usare contro elettrodi di grafite o silicone, perché il litio riesce meglio di qualunque altro elemento a “sparare” elettroni. Questo il lavoro di un gruppo di ricerca della Standford University guidato da Yi Cui, che potrebbe far triplicare l’autonomia di dispositivi mobili come smartphone e tablet, ma anche quella delle auto elettriche.

Un nuovo materiale renderà i robot simili a Terminator. È un materiale, a base di cera, sviluppato da Anette Hosoi, professoressa di ingegneria meccanica e matematica applicata al MIT, in collaborazione con i ricercatori del Max Planck Institute for Dynamics e Self-Organization (Monaco di Baviera, Germania) e l'Università di Stony Brook (New York).

Il grafene, il materiale del futuro, potrebbe anche far parte del nostro presente. Già ora infatti si può acquistare online, come fosse un comune oggetto. E gli analisti ritengono che il suo mercato sia promettente e rapido, tanto da essere praticamente maturo per crescere immediatamente. Con conseguenze imprevedibili in molti settori delle scienza e della tecnica.

Le ragnatele potranno, un giorno, proteggere i soldati sul campo di battaglia.

Dopo i mantelli dell'invisibilità in grado di nascondere alla vista gli oggetti grazie ai metamateriali e alla loro capacità di piegare la luce attorno ad essi, arrivano i mantelli che impediscono di percepire un oggetto al tatto.

Come l'uomo ragno, in un prossimo futuro, anche noi potremo arrampicarci e scalare le pareti di vetro. È quanto promette una nota ufficiale diffusa dal Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) un'agenzia del Pentagono.

Un nuovo tipo di mantello dell'invisibilità, in grado di nascondere oggetti dalla luce diffusa, è stato presentato da alcuni fisici tedeschi. Il dispositivo è stato creato da un team di scienziati diretti dal Prof. Robert Schittny, presso l'Istituto di tecnologia di Karlsruhe. Purtroppo però ancora non è quello usato da Harry Potter.

Ridurre al minimo i consumi delle memorie magnetiche per rendere i dispositivi elettronici del futuro ancora più efficienti. Parola del Cnr che, in collaborazione con il centro di ricerca Elettra Sincrotrone Trieste e il Politecnico di Milano ha sperimentato un nuovo meccanismo, in grado di ridurre i consumi energetici di oltre mille volte.