Sviluppato al Mit un nuovo materiale che con il caldo si raffredda

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Addio aria condizionata: un nuovo materiale messo a punto al MIT potrebbe tra qualche anno rivoluzionare le tecnologie per rinfrescare gli edifici.

Si tratta di un materiale che, come quelli tradizionali, quando si trova in un ambiente a temperatura più bassa, si raffredda cedendo parte del loro calore. Ma la differenza sta nel fatto che emette il calore a frequenze ben definite, le stesse della "finestra termica" del pianeta, che permette di evacuare la temperatura calda dall'atmosfera e disperderla nello spazio.

In pratica, riflette la luce e nel contempo irradia il calore a frequenze che gli permettono di passare attraverso l'atmosfera. In questo modo, il pannello riflettente diventa più freddo dell'ambiente circostante, sfruttando alcuni trucchi dell'ingegneria ottica.

L'ingegnere elettrico del Mit, Shanhui Fan, che ha sviluppato questa tecnologia, ha installato un prototipo (funzionante anche con il sole) sul tetto di un edificio del campus dell'Università di Stanford: si tratta di un campione grande quanto un piatto, ma sufficiente per metterne alla prova le capacità.

I pannelli creati da Fan sono fatti di silicio spessi circa 10 centimetri. Al loro interno si alternano strati di vetro e di ossido di afnio e sono in grado di riflettere nello spazio il 97% dell'energia solare che li colpisce. Una sorta di radiatore passivo, insomma, anche sotto la luce solare diretta.

Secondo gli studiosi, se l'intero tetto di un edificio fosse ricoperto da questo tipo di pannelli, l'esigenza di aria condizionata tradizionale potrebbe essere pari a zero. Il loro obiettivo ora, quindi, è realizzare un pannello da un metro quadro di materiale superiflettente e utilizzarlo per invogliare le aziende ad investire in questa tecnologia.

Germana Carillo

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