
Per secoli l'uomo ha cercato di comunicare in tutti i modi con il suo amico a quattro zampe senza mai riuscirci. Di recente un team di designer della Nordic Society for Invention and Discovery (NSID) ha sviluppato No More Woof, un particolare collare che è in grado di leggere il pensiero di un cane e tradurlo in linguaggio umano.

I ricercatori del MIT Media Lab di Cambridge hanno sviluppato una nano-camera capace di operare alla velocità della luce.

Una nuova arrivata sta per fare capolino nel mondo dell'abbigliamento hitech. La maglietta smart in grado di monitorare lo stato di salute del cuore mentre si fa un esercizio fisico.

I ricercatori hanno sviluppato il primo software, nel suo genere, ideato per tradurre in musica le emozioni che vivono nelle parole scritte. Lo strumento, dunque, potrebbe trasformare il modo in cui le persone interagiscono con la letteratura e stimolare nuovi modi per visualizzare le informazioni, quali gli e-book audiovisivi che generano notte in base alle emozioni della pagina.

Un sistema di salvataggio nelle mani, o meglio, nelle zampe dei cani. È in fase di sviluppo presso la North Carolina State University, grazie ai ricercatori Alper Bozkurt e David Roberts, un sistema di emergenza Smart Response, anche denominato SERS. Altri strumenti aggiuntivi che supportano tale sistema sono i droni e i robot. Il progetto vorrebbe che, una volta attivo e funzionante, SERS si avvalesse di tutti e tre le componenti, distribuite nei vari siti contemporaneamente, collaborando e condividendo dei dati tramite un'interfaccia informatica.

Si chiama Chui Doorbell il campanello più intelligente del momento. Una sorta di citofono che consente il riconoscimento facciale di chi ci bussa alla porta. O, più semplicemente, capace di vedere chi è che suona prima ancora di scollarci dal divano.

Pioggia, nuvole e vento a richiesta. Una volta era Zeus, secondo la mitologia, a scatenare fulmini e tempeste, ma a rubargli il ruolo di regolatore delle condizioni meteo potrebbe essere l'uomo, che sta cercando di fare il bello e il cattivo tempo. Letteralmente.

Facebook ha da poco compiuto 10 anni. Con il passare del tempo, il numero dei suoi utenti è aumentato notevolmente. Complici le continue innovazioni, il noto social network piace e attira sempre più utenti, interessati a condividere stati e album fotografici con gli amici. E, a proposito di album e foto, quando una persona condivide un'immagine è davvero impossibile o quasi predire se diventerà virale. Ma i ricercatori di Stanford hanno condotto uno studio che li ha portati a carpire il segreto delle foto e dei video virali.