
La nuova sfida per Watson sta per arrivare: la finanza. Il super computer dell’Ibm, noto per aver sfidato due menti umane nel popolare quiz televisivo americano Jeopardy, stracciandole, ora sarà preparato per sfidare WallStreet, e dare utili consigli ai clienti su come comportarsi con i propri soldi. A dare l’annuncio i portavoce di Ibm e del gruppo bancario statunitense Citybank.

Un braccialetto per prevenire i casi di morte improvvisa negli atleti. L'idea è stata realizzata grazie al progetto IC-Life di Hugo Alberto Ferrer dell’Università Jaume I di Castellò, in grado di rilevare la presenza di anomalie cardiache anche 60 minuti prima dell'arresto cardiaco.

Un laser atomico a raggi X per guardare dentro le molecole e spiarne da vicino il lavoro. Sarà questo il compito del nuovo laser, il primo nel suo genere a penetrare nelle molecole osservando in tempo reale le reazioni chimiche al loro interno con una precisione e un'accuratezza senza precedenti.

Un bit potrà essere contenuto in soli 12 atomi. Un altro passo avanti nel settore della memorizzazione dei dati. Grazie al lavoro dei ricercatori dell'Almaden Research Center dell'IBM, la miniaturizzazione dei supporti per la memorizzazione farà passi da gigante.

Un laser a infrarossi per stabilire l'età dei reperti archeologici è la sintesi della ricerca dell'Istituto Nazionale Ottico del CNR (INO-CNR), che promette di cambiare il lavoro di archeologi e ricercatori specializzati nella datazione di reperti.

Come cambierà il nostro futuro entro i prossimi 5 anni. Ad ipotizzare cosa succederà è stata Ibm che ha analizzato le tendenze del mercato e ha tentato di fare una previsione quinquennale sulle innovazioni che nel giro di qualche anno potrebbero cambiarci la vita. Quello che oggi consideriamo fantascienza, presto potrebbe diventare realtà.

Computer sempre più sofisticati con le nanotecnologie al loro servizio. Ma in futuro anche i pc, come oggi li conosciamo, cambieranno radicalmente passando dalla trasmissione basata sugli elettroni a quella sulla luce. E tutto grazie ad un nuovo dispositivo, tutto italiano, già brevettato. Si chiama Cnot (Controlled Not) e nasce dalla collaborazione tra l'Università La Sapienza di Roma, l'Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ifn-Cnr) e il Politecnico di Milano.

Ci è riuscito Edward Linacre della Swinburne University of Technology (Melbourne, Australia), che per questo è stato insignito del premio ‘James Dyson Award’, un riconoscimento attribuito a studenti universitari provenienti da 18 Nazioni diverse per particolari invenzioni, di rilevanza per la società: lo studente australiano è riuscito infatti a ricavare acqua dall’umidità dell’aria, mediante l’apparecchio da lui chiamato ‘Airdrop’.