La birra del futuro? È spalmabile

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Hanno inventato la macchina per il caffè espresso nello spazio, la Nutella e il giornale. Gli italiani, quando ci si mettono, sono dei veri e propri geni delle invenzioni. Tanto da aver trasformato la loro bevanda preferita, la birra, in un prodotto spalmabile.

La stravagante idea si deve al maestro chocolatier Pietro Napoleone e ad Emanuela Laurenzi, proprietaria di un birrificio con sede nel Lazio. A loro si deve l'aver creato la prima birra spalmabile al mondo, da cui il nome, regolarmente venduta.

Il risultato è prodotto da un risultato chimico che rende cremosa la birra, donandole una consistenza morbida tipica delle marmellate. La Birra Spalmabile è disponibile in due versioni, Greta Blonde Ale e Omid Birra Scura. La prima dal gusto delicato, l'altra dall'aroma più intenso e il gusto più forte.

"Questa non è la prima volta che si produce birra spalmabile in Italia e in Europa, ma gli esperimenti effettuati non hanno avuto successo perché la combinazione di ingredienti non era vincente. Crediamo di aver trovato la formula giusta mediante l'utilizzo di prodotti di alta qualità. Per noi questo è il futuro", ha dichiarato uno degli ideatori dell'inedita e succulenta idea nostrana.

Gli usi della birra spalmabile sono diversi. Si va dal pane tostato all'accompagnamento per formaggi e antipasti, ma può anche essere usata come guarnizione o farcitura per crostate e torte.

Cosa ne pensano gli intenditori?

Federica Vitale

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